Napolitano sulla Terra dei Fuochi: emergenza sanitaria nazionale

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di Redazione

Napoli – Lo sversamento illecito di rifiuti in Campania che, negli ultimi tempi, sconvolge quotidianamente l’opinione pubblica italiana è stato definito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napoltiano un’emergenza sanitaria nazionale. Durante la visita ufficiale a Napoli, il Capo dello Stato, non ha potuto esimersi dall’incontrare i rappresentanti delle Istituzioni locali per un vertice urgente sul tema rifiuti presso la Prefettura.

“Ho avuto modo di rendermi conto – ha dichiarato poi Napolitano – dei termini di una situazione assai complessa e seria. Non si tratta solo dei problemi da tempo all’ordine del giorno del ciclo di smaltimento dei rifiuti nella città di Napoli e nell’area campana. Occorre anche porre riparo ai guasti di molti anni di prassi illegale – nella quale la camorra l’ha fatta da protagonista – di interramento di rifiuti tossici provenienti dal Nord e dalla stessa regione campana in una vasta zona del napoletano e del casertano”.

Tre le parole d’ordine pronunciate dal Presidente Napolitano: bonifica, prevenzione e sanzione. La realizzazione delle opere di bonifica sembra, infatti, necessaria per il Capo dello Stato, preoccupato dalle rilevanti ricadute sulla salute dei cittadini e su quella dell’ambiente causate dall’inquinamento ormai estremo di una parte della Campania; mentre un’azione di prevenzione e sanzione andrà pianificata per evitare “comportamenti irresponsabili di abbandono di rifiuti all’aperto e di assurda diffusione degli incendi cui già fanno fronte le forze dell’ordine e i Vigili del fuoco”.

Napolitano ha incontrato anche don Patriciello – il quale lo ha ringraziato per la disponibilità ed attenzione ricevuta – e ha sottolineato: “mi si è rappresentata un’importante mobilitazione civile da parte della popolazione e soprattutto dei giovani e una essenziale attività di coordinamento tra gli enti locali e Regione concretizzatasi in un vero e proprio piano per la cosiddetta ‘terra dei fuochi’ e posta sotto la responsabilità del delegato del governo vice prefetto Donato Cafagna”.