“Uno spazio in cui ciascun cittadino può dire la sua, e contribuire a un vero cambiamento politico”. DemA non sarà un movimento politico, ma una fucina di idee: nasce con questo obiettivo l’associazione culturale fondata e inaugurata oggi dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris. DemA, che non sta per De Magistris, ma per Democrazia e Autonomia, sarà un luogo in cui tutti quei “cittadini autonomi” che credono nella buona politica e nella democrazia potranno incontrarsi e fare rete, oltre i diktat di un sistema politico sempre più restrittivo e obsoleto.
L’idea a Luigi De Magistris è venuta durante i giorni da sindaco di strada: “il contatto diretto con i cittadini mi ha fatto capire che c’è tanto potenziale umano da valorizzare: noi vogliamo portarlo nelle sale del potere, quelle dove si prendono decisioni importanti. In Italia oggi c’è una grande voglia di cambiamento, di novità, di rottura rispetto alle vecchie liturgie politiche”. Un cambiamento che finora, eccezion fatta per alcune illuminate esperienze di due o tre sindaci italiani, finora non c’è stato. DemA si offre proprio come alternativa alla vecchia politica: un luogo in cui ripensare insieme un sistema politico di rottura rispetto agli schemi del passato, che parte dal basso ma che va verso l’alto, puntando allo scenario politico nazionale, grazie alla forza propulsiva e all’energia delle persone. Saranno proprio le persone il cuore pulsante di DemA. “I cittadini sono i miei veri alleati, che anche con le loro critiche mi hanno aiutato a migliorare, a differenza del sistema che ha cercato di affossarmi” spiega il sindaco.
“Sono due concetti che hanno segnato profondamente la mia esperienza di vita, politica ma non solo. Credo profondamente nella democrazia e nell’autonomia”, dei singoli e, perché no, anche delle città e del neonato soggetto politico della città metropolitana. “L’Italia è una” ha spiegato De Magistris, “ma passa per il rispetto delle autonomie locali”. Autonomie che oggi più che mai si fondano sul ritrovato orgoglio di essere meridionali. E proprio dalla ritrovata forza del Sud può nascere, secondo De Magistris, un’onda di (vero) cambiamento in grado di coinvolgere l’intero paese. “È quello che mi auguro. L’interesse intorno all’associazione è alto, speriamo di ricevere tante adesioni”.
L’iscrizione all’associazione costerà una cifra simbolica di 10 euro. “Speriamo di raccogliere fondi grazie ai privati”. Per ora DemA ha un’unica sede, a via Toledo, ma l’idea è quella di trasformarla in una rete capillare, aprendo “sedi in vari punti della città, magari anche una per ogni municipalità”, prima di puntare all’ampliamento oltre i confini cittadini e regionali. L’idea, dopo aver ridato ai cittadini l’orgoglio di essere napoletani, sembra essere quella di restituire a Napoli anche il suo antico splendore culturale, economico e politico, riconsegnandole lo scettro (simbolico) di capitale del Sud, che gioca un ruolo di primo piano nella politica nazionale e internazionale. Un ruolo che, a guardare i numeri, le spetta di diritto: “La città metropolitana di Napoli è la più estesa d’Italia” ricorda il sindaco.
DemA si prepara dunque a essere un interlocutore importante nello scenario futuro del Sud e dell’Italia intera. Ma non per questo si schiererà (almeno non per il momento). “DemA non è un soggetto politico” e, diversamente da quanto si potrebbe ritenere, vista la sua nascita in un momento politicamente caldo per la Campania, “non farà campagna elettorale, né presenterà liste, né appoggerà un candidato per le elezioni regionali”. La contesa tra De Luca e Caldoro per la poltrona di governatore non interessa a De Magistris. “Non è certo una competizione entusiasmante, quindi non mi sento di appoggiare o fare accordi con nessuno”. E sulla probabile candidatura di Nino Daniele, attualmente assessore alla Cultura del Comune di Napoli, indicato da Sel come terzo sfidante, “non so cosa farà. Se mi chiederà un consiglio in merito glielo darò, ma comunque non sostengo la sua candidatura. Per ora sono molto contento di averlo in Giunta Comunale”.
Non mancherà invece il contributo di DemA alla campagna elettorale per le elezioni comunali di Napoli, previste per il 2016. “Il mio obiettivo è continuare a fare il sindaco di Napoli come ho fatto finora” ha spiegato De Magistris, confermando la sua ricandidatura. “Ma non sarò il candidato di centro-sinistra” chiarisce il sindaco, senza per questo escludere la possibilità di stringere alleanze con altre forze politiche in futuro.“Molto dipenderà dalle persone, dai singoli candidati, al di là delle logiche di partito. Credo che il bacino elettorale non sarà poi tanto diverso da quello che mi ha eletto nel 2011. Le comunali del 2016 si vinceranno con un buon programma e due liste civiche forti”. In ogni caso per le elezioni comunali c’è ancora tempo, e De Magistris non si sbilancia: ha ancora un altro anno di lavoro come sindaco di Napoli. “Fare il sindaco resterà il mio principale impegno” chiarisce De Magistris. E DemA? “Io l’ho fondata, ma saranno i cittadini, le persone, con il loro entusiasmo e la voglia di fare, a mandarla avanti”.
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