Nati per leggere: un bus porta i bambini al punto lettura al PAN

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di Redazione

Napoli – Si chiama Punto.bus e permette ai bambini di Napoli di vivere un’esperienza significativa tra libri e avventure nel Punto.lettura Nati per leggere, presso il Palazzo delle Arti di Napoli. Ormai da un anno, il Punto.lettura, istituito grazie ad un accordo tra il progetto Nati per leggere e il comune di Napoli accoglie i piccoli lettori della città per vivere insieme agli adulti di riferimento un momento di condivisione di storie ed emozioni che ne favorisca lo sviluppo cognitivo ed affettivo. Ogni mercoledì mattina l’appuntamento è con “Le storie piccoline” per bambini da 0 a 3 anni, mentre il mercoledì e giovedì pomeriggio, dalle 16.30 alle 18.30, lo spazio è aperto ai bambini dai 3 anni in su per “Milleunastoria con Nati per leggere”. Naturalmente anche le scuole possono usufruire dello spazio lettura, previa prenotazione.

Il Punto.bus è il servizio di trasporto, attivo da dicembre 2012, che collega il Punto.lettura con i bambini di tutto il territorio cittadino: viaggiando dalla periferia al centro, i bus messi a disposizione dall’Assessorato alle Politiche Sociali e da Napoli Sociale spa, accompagnano, nello spazio dedicato all’interno del PAN, bambini e genitori altrimenti impossibilitati a raggiungere il Punto.lettura. Un servizio che rappresenta per le famiglie “una preziosa occasione di uscire dal proprio quartiere e dalla quotidianità nota per osservare e leggere la realtà nella sua multiforme complessità”.

Affinchè ogni bambino possa esercitare il proprio “diritto alle storie” e l’attività di promozione della lettura a voce alta curata dal progetto Nati per Leggere possa essere svolta con efficacia è necessario, infatti, che l’intervento educativo sia fruibile da tutta la cittadinanza, nonostante il presidio al PAN faciliti soprattutto la presenza di abitanti del centro storico. Del resto, come sottolineato anche da Paolo Siani, presidente dell’Associazione Culturale Pediatri, il Punto.lettura nasce per tutti e, in quanto tale, deve essere “equo e accessibile per tutti i bambini”.

24 ottobre 2013