Il 21 marzo scorso è stato emanato un provvedimento di fermo a carico della nave portarinfuse di origine cipriota. Tale provvedimento è stato preso a causa delle condizioni pessime dell’imbarcazione, non in regola secondo le normative internazionali per la sicurezza della navigazione. Condizioni riscontrate dagli ispettori della Guardia Costiera di Napoli, guidati dal capitano di Fregata Gennaro Fusco. La nave, proveniente dall’Ucraina, trasportava grano ma le numerosi gravi carenze riscontrate a bordo hanno fatto scattare il fermo.
Ad una settimana dal provvedimento, la nave è ancora ferma al porto di Napoli aspettando i controlli degli ispettori dei Registri di Classifica incaricati di rilasciare le certificazioni di sicurezza e dello stato di Bandiera. Questa imbarcazione non è certo il primo caso verificatosi ma anzi, dall’inizio dell’anno, sono state rilevate più di 40 anomalie nel corso di undici ispezioni.
Chi si occupa di queste “carrette” di mare è il Nucleo Psc della Capitaneria di Porto di Napoli, guidato dall’Ammiraglio Antonio Basile che da sempre è alle prese con questo fenomeno. Purtroppo i casi di queste navi sub-standard sono molteplici; tante sono le imbarcazioni che solcano i mari noncuranti dei seri rischi che possono intercorrere alla navigazione ed anche all’ambiente marino; per non parlare del pericolo per le persone che lavorano e vivono su queste navi.
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