Prima Nazionale di “Bruciati” di A. Mocciola, regia di S. Ariota. Teatro Ztn, dal 3 al 5 maggio

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Bruciati
Dal 3 al 4 maggio ore 21 5 maggio ore 18.30 TEATRO ZTN vico Bagnara 3/A Napoli, in scena “Bruciati” di Antonio Mocciola, con Marina Billwiller, Ivan Improta e Simone Alfano. Regia Stefano Ariota (v.m. 18 anni).
Persi in un inferno quotidiano, vittime di un’irrinunciabile ipocrisia, Anna, Marco e Ilario cercano soluzioni ai propri drammi esistenziali navigando a vista. Divisi da una sottilissima parete, vediamo due ambienti domestici in violente contrasto: Anna, cristallizzata nella propria fiction, vive intrappolata nel gelo di in una cucina mai abbastanza linda, mentre Marco, serpe seducente ed insinuante, si muove nudo come un serpente tra drappi rosso-sangue e cuscini, inquieto imperatore di una torrida alcova. Ilario, sposato con Anna e soggiogato dalla sensualità di Ilario, è il baricentro tra i due mondi, consapevole di potersi bruciare. La presenza di un figlio pende come una spada di Damocle sulle tre anime in pena, mentre si snodano, attraverso impreviste spirali, una, cento, mille possibili vite, che non diventano mai Esistenze.
 
Note di regia
Quante volte ti ho detto  che le finestre vanno chiuse. Ecco  questa frase mi ha dato l’ispirazione per realizzare li spettacolo Bruciati scritto da Antonio Mocciola. Combattere l’ipocrisia che ci circonda, vincere l’agonia di essere spiati, osservati, giudicati. Anna, Ilario, Marco, inizialmente un unico embrione, con la forza di essere se stessi si separa in tre entità. La scena divisa in tre punti, sinistra la quotidianità della famiglia, destra l’alcova sessuale degli amanti, centro il mondo che guarda. Anna ed Ilario sono sposati apparentemente felici, legati dal cordone ombelicale del figlio Andrea, nominato che non vedremo mai, Marco ed Ilario gli amanti segreti, travolti dal solo sesso nella loro, nascosti nel vero amore di Ilario, e la cosciente cinica colpa di Ilario. Tre mondi, tre storie, tre incubi. Durante tutto lo spettacolo si vivono vari colpi di scena. Stefano Arista
Ass. regia Massimo Di Stasio e Marco Gremito
Arredamento scenico arch. Tullio Pojero
info e prenotazioni 351 9102405