È disponibile dal 5 maggio su Youtube “Noi ce la siamo cavata“, il videoclip del nuovo singolo di Ralph P che racconta in musica l’omonimo documentario. Edito da Lukania Sound Digital, il brano è stato composto ad hoc per la colonna sonora del docu-film con Adriano Pantaleo e gli altri allora piccoli protagonisti di “Io speriamo che me la cavo”, il capolavoro della compianta Lina Wertmüller che circa trent’anni fa usciva per la prima volta nelle sale. Diretto dallo stesso Adriano Pantaleo, il video rappresenta una Napoli rarefatta in cui Ralph P, come in un sogno, incontra fra vicoli sperduti i protagonisti della canzone che lo condurranno lì dove tutto è cominciato.
Portatore di un nuovo sound marcatamente partenopeo, il rapper Raffaele Buonomo, in arte Ralph P (classe 93), racconta la condizione ‘sgarrupata’ di tante e tanti, condizione comune a quelli come lui che sono cresciuti nel quartiere di Miano a Napoli. Attraverso gli scorci di vita messi in versi degli interpreti di allora, il rapper invita a far riflettere sulla realtà ‘adulta’ e spietata a cui bambini di oggi e di ieri purtroppo assistono.
Dice Adriano Pantaleo del video:
«Girare questo video per me è stato come chiudere un cerchio. Un percorso tracciato a partire da quel giorno, di trent’anni fa, in cui feci quel mio primo provino che poi mi ha cambiato la vita! L’ispirazione per il video nasce proprio dall’esperienza che ho vissuto personalmente nel prendere parte al documentario “Noi ce la siamo cavata”. Per me è stato come r-incontrare quei bambini, anche se ormai adulti: come in un sogno, in una magia, ho rivisto nei loro occhi, nei loro sorrisi, nelle loro espressioni “i Noi” bambini di tanti anni fa… Questo è anche il cuore della canzone di Ralph e così ho immaginato di racchiudere in un “film breve” questa esperienza pazzesca. Ralph P. è il protagonista del videoclip ed è lui a ritrovarsi questa volta in un “magico viaggio” che lo condurrà lì dove tutto è iniziato, a Corzano».
Dice Ralph P del brano:
«Quando Adriano Pantaleo, con il quale avevo già condiviso l’esperienza de “Il Sindaco del Rione Sanità” a teatro e al cinema, mi ha spiegato quale fosse il progetto del documentario, non ho avuto alcun dubbio: partecipare sarebbe stato per me un grande onore. “Io speriamo che me la cavo” è un film che mi ha segnato l’infanzia, perché mio fratello maggiore non faceva altro che vederlo, ed io con lui. Un’occasione, questa, che è stata un bel banco di prova: da un lato l’eredità di Lina Wertmüller, dall’altro una sfida nella composizione della canzone originale sulla scia di “Rione Sanità”, composta invece per Martone… Insomma, spero di essere riuscito a creare un pezzo incisivo e al contempo portatore di un messaggio di speranza!».
Credits video
Regia – Adriano Pantaleo
Con Ralph P
Con l’amichevole partecipazione di Ciro Esposito, Mario Bianco, Carmela Pecoraro, Salvatore Terracciano, Annarita D’Auria e Luigi Lastorina
Attori:
Marco Tullio Sperelli – Leopoldo Iaquinangelo
Tommasina – Sofia Barattolo
Nicola – Giovanni Tassaro
Totò – Ciro Impronta
Gennarino – Aldo Palumbo
Vincenzino – Bruno Martellotta
E con Mario Di Leva nel ruolo di Raffaele Esposito
Prodotto da Adriano Pantaleo e Alex Marano per Terranera
In collaborazione con Lukania Sound Digital e Mediterraneo Cinematografica
DOP – Peppe De Mauro
Montaggio – Dario Incerti
Costumi – Annalisa Ciaramella
Scenografica – Chiara Guerrasio
Make Up & Hair – Anna Lucagnano
Organizzatore Generale – Marcos Vacalebre
Mix Audio e doppiaggio – Time4Stream
Operatore Aggiunto – Francesco Domenico D’Auria
Assistente alla regia – Margherita Pantaleo
Assistente al Montaggio – Federica Lombardo
Elettricista – Antonio De Muro
Assistente Costumi – Jessica Naviglia
Ispettore di produzione – Matti Cantore D’Amore
Best boy – Alessia De Muro
Stagista Make Up & Hair – Maria Pia Andriani
Casting Egidio – Giordano
Credits brano
Autore/compositore: Raffaele Buonomo (Ralph P)
Esecutori: Raffaele Buonomo – voce e beat
Daniele de Santo – contrabbasso
Antonio Tufano – chitarra
Registrazione, mix e master a cura di Gianni Blob presso “L’arte dei rumori” studio
BIO RALPH P
Raffaele Buonomo nasce a Miano nel 1993 e scopre la passione per la musica fin da piccolo. All’età di 12 anni inizia a studiare le percussioni (congas) con il Maestro Mariano Caiano, musicista e storico vocalist dell’Orchestra Italiana di Renzo Arbore.
Qualche anno dopo si appassiona all’hip hop in tutte le sue forme e nel 2008 inizia a produrre i suoi primi beat; spinto dall’esigenza di raccontare il proprio punto di vista, inizia a scrivere pezzi rap con lo pseudonimo Ralph P (forma breve di Ralph Percussion, per omaggiare la prima forma musicale conosciuta).
Dal 2012 al 2016 prende parte allo spettacolo “Scampia Trip” per la regia di Erminia Sticchi, con ruolo di attore e musicista. Nell’ambito hip hop collabora con diversi altri artisti napoletani e non, principalmente per progetti di produzione ‘dal basso’ (Shotgun Underground Records, Mammut family). Pubblica il suo primo singolo da rapper “Da ‘na parte a n’ata” (una canzone di denuncia sull’immigrazione) nel 2016. Nello stesso anno pubblica anche “Niente ‘e Nuovo”: è questo brano che -nel 2017- lo fa entrare nel cast teatrale de “Il Sindaco del Rione Sanità”, con la regia di Mario Martone, sia come attore che compositore delle musiche.
Per il Napoli Teatro Festival 2017, con la Compagnia Giovani ‘O NEST, ottiene un ruolo in “Otello” (regia: Giuseppe Miale di Mauro) come attore e live performer.
Nel 2018 firma le musiche per l’adattamento cinematografico de “Il Sindaco del Rione Sanità” (M.Martone): ottiene la candidature ai Fabrique du Cinema 2019 per ‘Miglior tema musicale’ e viene candidato ai David di Donatello ed ai Nastri d’Argento 2020 con la canzone originale “Rione Sanità”.
Il suo album “Se po’ avverrà” viene pubblicato in maniera indipendente nel 2020, anticipato dai singoli “Anima dispersa”, “Un mojito e la musica” e “Pascale”.
Il suo ultimo lavoro è la canzone originale “Noi ce la siamo cavata”, composta per l’omonimo docufilm (regia: Giuseppe Marco Albano, 2022).
BIO ADRIANO PANTALEO
Adriano Pantaleo nasce a Napoli il 09/09/1983 , debutta al cinema piccolissimo quando, nel 1991, a soli sette anni, Lina Wertmuller lo sceglie come uno dei protagonisti del film, diventato poi un cult, “Io speriamo che me la cavo”. La sua è quindi una formazione da autodidatta che gli permette di fare esperienze formative con grandi maestri come: Nikolaj Skorik e Anton Milenin, Ferruccio Di Cori, Giorgio Barberio corsetti, Emma Dante o ancora la grande esperienza del Centro Teatrale Santacristina di Luca Ronconi dove incontra tra i docenti: , Massimo De Francovich, Manuela Mandracchia, Paolo Pierobon, Massimo Popolizio, Fausto Russo Alesi, Umberto Orsini.
Nel 2006 si laurea presso L’università di Roma “La Sapienza” in Scienze Umanistiche con indirizzo spettacolo con la votazione di 110 e lode. Nel suo percorso collabora con artisti come: Paolo Villaggio, Massimo D’apporto, Mario Scaccia, Pierfrancesco Favino, Arnoldo Foà, Maria Amelia Monti, Ennio Fantastichini, Sergio Castellitto, Alessandro Preziosi, Marina Confalone, Carlo Croccolo, Emilio Solfrizzi, Sergio Rubini, Luigi Diberti. E con registi del calibro di: Lina Wertmuller, Castellano e Pipolo, Aurelio Grimaldi, Mario Martone, Paolo Poeti, Lucio Pellegrini, Riccardo Milani, Antonio Frazzi, Edoardo De Angelis, Sydney Sibilia. Tra i suoi lavori più importanti ricordiamo: “Io speriamo che me la cavo” (1991); “Ci hai rotto papà” (1992); “Amico mio” (1994 -Vincitore telegatto); “Ferdinando e Carolina” (1997); “Rosa Funzeca” (2001-Festival di Venezia) ; “Tutti pazzi per amore” (2007/09); “Don Diana” (2014); “La stoffa dei sogni” (2016- candidato a 9 David di Donatello e vincitore del globo d’oro come miglior film). “Il Sindaco del rione Sanità” (selezione ufficiale Venezia 76 dove si aggiudica il Leoncino d’oro e il premio Pasinetti come miglior film); “Natale in casa Cupiello” (2020); “Sabato Domenica e Lunedì (2021); “Mixed by Erry” (2023).
Alterna ruoli in Vari spettacoli teatrali tra cui: nel 2004 è Giacomino in “Pensaci Giacomino” con Carlo Croccolo regia di Livio Galassi. Nella stagione 2007/08 e in quella successiva è Kitkat in “Gomorra” di Roberto Saviano regia di Mario Gelardi, spettacolo che totalizza oltre 400 repliche tra Italia ed estero. Con questo ruolo, si aggiudica il premio Girulà come miglior attore giovane. Nella stagione 2010 è coprotagonista in scena al fianco di Marina Confalone nello spettacolo “Sam Capuozzo”. Nello stesso anno è Sanguetta, protagonista dello spettacolo “La città perfetta” di Angelo Petrella regia di Giuseppe Miale di Mauro, con cui debutta al Teatro Festival Italia. Con questo ruolo si aggiudica il premio Landieri come miglior attore giovane della stagione 2010. Nel 2012 è ideatore dello spettacolo teatrale “Educazione Siberiana” di Nicolai Lilin, regia di Giuseppe Miale di Mauro. Nelle stagioni 2016/17 e 2017/18 è tra i protagonisti dello spettacolo teatrale “Il Sindaco del rione Sanità” di E. de Filippo regia Mario Martone.
E’ ideatore nonché autore ed attore protagonista del documentario “Noi ce la siamo cavata”, un viaggio alla ricerca degli ex-bambini protagonisti del film cult “Io speriamo che me la cavo” a trent’anni dall’uscita in sala. È ideatore ed attore protagonista dello spettacolo teatrale “Non plus Ultras” con cui è ancora in tournée. Uno spettacolo nato da una vera e propria indagine, di oltre 4 anni, nel mondo ultras.
Nel 2017 debutta alla regia con il suo primo cortometraggio “Sensazioni d’amore” di cui è anche protagonista. La sua opera prima in questi anni ha collezionato oltre quaranta selezioni ufficiali tra Italia ed estero aggiudicandosi più di venti premi.
Inoltre, è uno dei fondatori del Nest Napoli est Teatro di cui cura la direzione artistica dal 2013.
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