Buonanotte Presidente De Luca,
nonostante notte fonda e nonostante la stanchezza della giornata mi permetto sottoporle questa richiesta a supporto delle tante altre che sicuramente le saranno state recapitate da sigle sindacali, operatori del settore, dirigenti, medici e personale sanitario da ogni angolo della Campania. Lo faccio a quest’ora di notte perché non si riece a dormire, non si può dormire con l’immagine fredda dei numeri, dietro i quali ci sono volti di padri e madri, nonne e nonni e qualche 50enne deceduti in queste ultime 24h in Italia che oggi ha superato i morti in Cina in un giorno intero, non si può dormire con l’immagine di quella lunga fila di mezzi militari che trasportano bare, tante bare, fuori Bergamo perche al cimitero e nelle chiese non c’è piu posto manco per loro, non si può dormire guardando e pensando a quei colleghi medici, agli infermieri, operatori di varie qualifiche esausti a terra per assistere al calvario di centinaia di pazienti intubati come manco una guerra riesce a produrre.
Sono solo un modesto Specialista territoriale dell’AslNa3sud , una delle più vaste d’Italia ma anche una delle più fragili della Campania per strutture in rapporto alla popolazione, dove la presenza dei presidii ambulatoriali del territorio, con le molteplici professionalita’ specialistiche, coadiuvano, intercettano e
rispondono ad una grossa fetta di bisogni di salute dei suoi abitanti. E lo si fa, spessissimo, sopratutto in questi ultimi anni di commissariamento della Sanità regionale, in condizioni di forniture e di approvvigionamento appena sufficienti a svolgere la funzione dedicata. E spesso sostenendo ciascuno di noi personalmente l’impegno a rendere un minimo accogliente per l’utenza , gli stessi. Ancor più in queste terribili ore dell’epidemia da SarsCov2 che sta mettendo in ginocchio il nord Italia e a dura prova le strutture appena sufficienti della Campania, non sempre in grado di applicare tutti gli accorgimenti di prevenzione come da protocollo del MiniSalute senza avere la certezza di poter ridurre per noi operatori e i nostri collaboratori di presidio ed il personale tutto, il rischio di contagio a zero.
Ecco il perché della mia sollecitazione nottambula, Presidente. Partendo proprio dall’altissimo rischio che ciascun operatore che sia esso medico, infermiere o altra figura del presidio corre nel prestare la propria opera professionale. E mi permetto di chiederglielo anche nella qualità di Coordinatore della branca di Ginecologia a nome dei tanti colleghi e colleghe che operano nei vari ambulatori sparsi sul vasto territorio dell’Asl, ma credo di interpretare anche il pensiero degli altri colleghi coordinatori e di tutti i colleghi specialisti, medici di famiglia e di altre strutture territoriali che in queste ore, in cui il rischio diventa altissimo, non si sono mai tirati ne si tirano indietro dal garantire le necessarie prestazioni che la Direzione aziendale ha definito per l’emergenza epidemica ai vari livelli di asistenza. Ma non si puo sottacere che il nostro lavoro è svolto in condizioni psicologiche, comportamentali e operative davvero difficilissime, con dotazione di presidi che definirli di protezione è un eufemismo e nonostante tutto si è sul campo. Come analogo comportamento è avvenuto e sta avvenendo dai colleghi in prima linea sul fronte caldissimo delle urgenze/emergenze diagnostiche e cliniche verso chi ha contratto il virus.
Ed allora, Presidente De Luca, in virtù del fatto che quotidianamente registriamo casi di Covid19 in un numero sempre crescente di operatori sanitari, stimati in Italia a cifre incredibili di 2600 (8% del totale) e tantissimi in Campania che crescono sempre più e diversi contagiati anche nella nostra ASL, le chiediamo un atto di coraggio, a tutela dei cittadini che mandato elettorale e Costituzione le affida. Vero che il protocollo redatto da Governo centrale non prevede di diagnosticare col tampone la presenza del virus in assenza di sintomi le chiedo chi può garantire che in assenza di sintomi un ipotetico “portatore sano” non possa contaminare chi ha di fronte. E chi può garantire che tra noi medici e operatori vari non ci sia chi abbia gia contratto il virus e non saperlo. Il rischio è proprio questo, Presidente. Non basta chiudere scuole, fermare trasporti, chiudere negozi e officine se poi proprio dagli operatori sanitari può provenire il contagio, come purtroppo ripetutamente è accaduto nelle aree dei focolai più critici del paese.
Ecco perchè mi permetto fare richiesta , con urgenza, di screenare da subito tutti gli operatori della sanità in Campania. Non lo prevede il protocollo? Superiamolo. Facciamo i test a tutti i medici e infermieri e personale sanitario della Campania, per mettere in sicurezza l’incolumità di chi è esposto piu di tutti, per le nostre famiglie e per garantire la sicurezza di chi assistiamo, dentro e fuori le strutture sanitarie. Stiamo correndo un rischio altissimo che diventa insensato a maggior ragione quando si prendono decisioni così drastiche come isolare intere comunità senza poter garantire che il contagio non possa provenire proprio da chi dovrebbe assicurare salute e sicurezza a tutti. Ne va della credibilità del nostro sistema assistenziale e della salute dei cittadini della Campania. Da giovanissimo ho partecipato per la prima volta ad una situazione di emergenza, da volontario, nel mio Friuli devastato dal terremoto nel lontano 1976. E da lì coordinati da un commissario di Governo di nome Zamberletti, portai a casa un insegnamento che recupero ora alla bisogna: prendersi cura di chi si prende cura.
Per dirla in soldoni: proteggere il soccorritore.
Ecco. Protocolli ministeriali o meno, proteggiamo chi deve curare. E’ la base di ogni assistenza organizzata. Stiamo perdendo troppo tempo e troppi operatori che alla bisogna pagheremo in mancata assistenza per impossibile ricambio. Possiamo farlo ora e in breve tempo, pianificando i controlli a tappeto su tutti gli operatori sanitari ospedalieri e territoriali e isolando così le strutture a rischio in cui operano soggetti che risultassero Covid positivi al test. E’ una terribile lotta che richiede tutte le armi disponibili e tutte le intelligenze al servizio della salute e della vita di tanti soggetti a rischio. Farlo ora per non pagare un prezzo ancora piu alto tra qualche settimana. Glielo chiedo da padre, nel giorno della Festa dei papà.
Grazie, Presidente, dell’attenzione che vorrà riservare a questa mia richiesta.
Buon lavoro e che Iddio assista tutti noi.
Franco dr. Matrone,
Coordinatore Branca Ginecologia ed Ostetricia ASL NA3 sud