di Adriana Auletta
“Non troverete la parola fine perché non vi è fine per certi amori, come non vi è per certi dolori”. Queste le parole profonde e vere che scrive Ivan Luigi Antonio Scherillo nel suo primo romanzo autobiografico dal titolo “Non posso evitarti l’inferno. Ma voglio tenerti la mano mentre lo attraversi”, edito dalla Demian Edizioni, e presentato per la prima volta mercoledì 24 gennaio al Caffè Letterario Intra Moenia, nel cuore del centro storico di Napoli.
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L’incontro moderato dal giornalista Marcello Milone, ha visto la partecipazione del critico letterario Gianmarco Cesario e dell’attrice Rosaria De Cicco. Ivan Luigi Antonio Scherillo, regista e drammaturgo, ha scritto, diretto ed interpretato numerosi spettacoli teatrali, come “Internos” vincitore del premio Stella Film e “Per amore del mio popolo” che racconta la storia di don Peppe Diana, il prete dell’anticamorra. Deciso a togliersi quella maschera, che da tempo indossava per continuare la passione del teatro, Ivan ha scritto questo libro per affrontare il dolore della perdita di sua mamma, scomparsa qualche anno fa, uccisa da quella malattia che incute paura in quanti la sentono pronunciare: cancro.
Lo stesso Ivan, racconta di quel periodo difficile, del senso d’impotenza, delle tanti notti insonni per vegliare su di lei, per starle vicina fino all’ultimo. Dell’effimera gioia di svegliarsi affianco a lei, consapevole che di li a breve non l’avrebbe più vista. Affermando quanto sia più difficile trovarsi dall’altra parte, quella in cui si è costretti ad assistere alla fine di una persona tanto amata da tutti e soprattutto da lui, colei che gli ha donato la vita e gli ha insegnato il valore dell’amore, piuttosto che in chi vive e subisce sulla propria pelle la malattia.
Ivan scrive di se stesso, attraverso Matteo, protagonista del libro il quale si convince che dopo il dolore vissuto per la perdita della madre, non sarebbe più riuscito ad essere felice e amato fino a quando non incontra Rebecca. Una giovane donna dal corpo apparentemente minuto e fragile ma allo stesso tempo pieno di forza e vitalità. Il loro amore è quello vero, è quello vissuto fino in fondo, quello ricambiato reciprocamente, dall’uno all’altra. E’ un sentimento, il loro, che non conosce la certezza ma soltanto i tanti attimi vissuti fino in fondo e intensamente. In un finale mai banale, ma scontato, mai certo.
26 gennaio 2014
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