Non udenti scendono in piazza a Napoli “Noi dimenticati”

Per la protesta dei non udenti, appuntamento oggi alle 16 a Palazzo Santa Lucia. "Continueremo ad oltranza"

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Non udenti scendono in piazza a Napoli "Noi dimenticati"

E’ stata annunciata per oggi, mercoledì 11 marzo, alle 16 la protesta dai non udenti, di fronte alla sede del Consiglio Regionale al Centro direzionale e a Palazzo S.Lucia. L’Ente Nazionale Sordi della Campania decide, così, di scendere in piazza per la mancata approvazione in Consiglio Regionale del testo di legge “Interventi a favore dei minorati della parola e dell’udito e misure a sostegno dell’ente” che era passato all’unanimità dei componenti della VI commissione nel maggio del 2012 ma ancora in attesa di essere preso in carico dalla II commissione per il parere.

 

L’11 marzo, i non udenti in piazza a Napoli. “Riprendiamo la protesta”

“Avevamo avuto rassicurazioni dai consiglieri regionali – ha dichiarato sconfortato il Presidente Camillo Galluccio nel dicembre scorso ma siamo stati nuovamente dimenticati. Ecco perché riprendiamo la protesta che continuerà ad oltranza fino a quando non ci daranno delle risposte”.

L’associazione ricorda come in Campania non vi sia stato alcun effetto positivo per la legge 68/99. Il numero di disoccupati sordi assunti è, infatti, pari a zero. Inoltre “continuano ad esservi palesi discriminazioni per quasi 5000 sordi della Campania che non possono accedere come gli altri ai servizi minimi per l’inserimento occupazionale”.

 

“Noi non udenti cittadini al pari di altri. Abbandonati, ma non molleremo”

Galluccio ha poi concluso “Ci hanno abbandonato, ma non molleremo, con tanti altri giovani e meno giovani non udenti della Campania continueremo la nostra battaglia, facendo rumore come possiamo per ricordare ai consiglieri regionali e alla giunta che noi esistiamo e che siamo cittadini al pari di altri. In questo momento di grave crisi economica ci sentiamo ancora più lasciati al nostro destino, un segno di inciviltà e di disumanità che non riteniamo di meritare”.