
L'istituzione del bonus animali domestici (www.roadtvitalia.it)
Negli ultimi anni, il costo di mantenere un animale domestico è aumentato in modo significativo, trasformandolo in un lusso.
Le spese legate alla cura degli animali d’affezione, che includono alimentazione, cure veterinarie, accessori e, per alcuni, assicurazioni, hanno visto un incremento che mette a dura prova i bilanci familiari. Per rispondere a questa crescente esigenza, il Governo italiano ha introdotto il bonus animali domestici, un programma di sostegno finanziario pensato per aiutare le famiglie con redditi più bassi a far fronte a queste spese.
Con la Legge n°213/2023, parte della Legge di bilancio 2024, è stato istituito un fondo dedicato al supporto dei proprietari di animali d’affezione per le spese veterinarie e le operazioni necessarie alla salute dei loro animali. Questo fondo, sebbene con una dotazione finanziaria limitata, è un’iniziativa importante per garantire che le famiglie possano continuare a prendersi cura dei propri animali, anche in un contesto economico difficile. Nel triennio 2024-2026, il fondo prevede una disponibilità di 250.000 euro per il 2024 e di 237.500 euro per ciascuno degli anni successivi, 2025 e 2026.
I fondi saranno distribuiti tra le varie regioni italiane, e il bonus sarà erogato in base all’ordine di arrivo delle domande. Ciò implica che chi si muove per tempo avrà priorità nell’assegnazione del contributo, rendendo fondamentale una pianificazione attenta da parte dei richiedenti.
Requisiti per l’accesso al bonus
Per poter beneficiare del bonus animali domestici, i proprietari devono soddisfare alcuni requisiti specifici. In particolare, l’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) deve essere inferiore a 16.215 euro. Questo limite rappresenta un tentativo del Governo di indirizzare il sostegno verso le famiglie in condizioni economiche più vulnerabili. Inoltre, è necessario che il richiedente sia di età superiore a 65 anni, un aspetto che evidenzia l’attenzione verso le esigenze degli anziani, spesso più propensi a mantenere animali domestici per compagnia e supporto emotivo.
Un altro requisito fondamentale è che l’animale deve essere registrato nella Banca Dati Nazionale degli Animali d’affezione (sezione SINAC) o in banche dati regionali, garantendo così che solo gli animali microchippati possano beneficiare del bonus. Questo non solo promuove la registrazione degli animali, ma garantisce anche una maggiore tracciabilità e sicurezza per gli stessi animali.

Per accedere al bonus, ogni richiedente dovrà presentare una domanda presso la regione di residenza, seguendo le modalità specifiche indicate da ciascuna amministrazione regionale. La domanda dovrà contenere alcuni documenti fondamentali, tra cui il numero di iscrizione dell’animale nella Banca Dati Nazionale, il proprio ISEE e la documentazione che attesti le spese sostenute per le visite veterinarie, operazioni chirurgiche, analisi di laboratorio e acquisto di medicinali.
Ogni regione avrà la libertà di definire la misura del contributo da assegnare, in base alle spese documentate. Questa variabilità potrebbe portare a situazioni differenti tra le varie regioni, rendendo necessario un attento monitoraggio delle procedure locali da parte dei potenziali beneficiari.
Implicazioni per le famiglie
L’introduzione di questo bonus rappresenta un tentativo significativo di sostenere economicamente le famiglie con animali da compagnia, soprattutto in un contesto in cui le spese veterinarie continuano a crescere. Sebbene i fondi disponibili siano limitati, l’accesso al bonus potrebbe rivelarsi un aiuto prezioso per coloro che si trovano in difficoltà nel sostenere le spese necessarie per la salute dei loro animali.
Il supporto economico offerto dal bonus animali domestici, insieme alla possibilità di sfruttare le detrazioni fiscali, potrebbe migliorare notevolmente la qualità della vita degli animali e il benessere delle famiglie. La possibilità di ricevere un aiuto concreto in un momento in cui i costi crescono sempre di più è una notizia positiva per molti italiani, che vedono nei loro animali non solo compagni di vita, ma anche parte integrante della loro famiglia.
L’implementazione di questa misura di sostegno potrebbe rappresentare un passo avanti verso una maggiore consapevolezza del ruolo degli animali domestici nella società e dell’importanza di garantire loro le cure necessarie per una vita sana e felice. Con la pubblicazione ufficiale del decreto e l’assegnazione dei fondi, i proprietari di animali domestici avranno finalmente l’opportunità di accedere a questo aiuto, a patto che soddisfino i requisiti e presentino la domanda in modo tempestivo.