Durante le celebrazioni dell’anno giudiziario, cominciate lo scorso 28 gennaio, alcuni membri della Nuova Avvocatura Democratica hanno dato vita ad una protesta e ad uno sciopero della fame contro il Consiglio Nazionale e la Cassa Forense che lucrano sulla pelle dei giovani avvocati.
L’associazione forense è nata lo scorso ottobre 2016 ed è guidata dal Segretario nazionale Salvatore Lucignano e sta portando avanti da ieri uno sciopero della fame e una protesta con presidio permanente sotto il Tribunale di Napoli e volantinaggio presso Castel Capuano.
Salvatore Lucignano spiega il perché della protesta: “La nostra protesta è rivolta soprattutto verso la casta forense formata dal Consiglio Nazionale e la Cassa Forense che lucrano sulle spalle dei giovani avvocati che muoiono di fame, con cospicue indennità e gettoni. Digiuniamo per la giustizia e la dignità“.
Rosaria Elefante aggiunge: “Ci teniamo anche a precisare che, ogni anno, tra tasse e cassa il 68% dei nostri guadagni vanno via, tanto che, solo nel 2016, si sono cancellati dall’Ordine degli avvocati ben 700 iscritti. La giustizia si impoverisce e c’è in giro gnte che se ne approfitta“.
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