Dal 2 al 6 giugno il Nuovo Teatro Sanità riparte con gli spettacoli dal vivo alla Basilica di San Gennaro alle Catacombe di Napoli grazie alla rassegna Live – Il teatro è dal vivo, iniziativa sostenuta dal Teatro Pubblico Campano che si inserisce nella programmazione de ‘La Campania è Teatro, Danza e Musica’, progetto promosso da Artec/ Sistema Med in collaborazione con Scabec – Società campana beni culturali e Fondazione Campania dei Festival.
Quindici realtà, tra teatri e compagnie indipendenti, si sono associate per creare una vetrina, una vera e propria mostra sul teatro contemporaneo campano, in scena dal 28 maggio al 13 giugno, per ricucire quei fili spezzati col proprio pubblico a causa della pandemia. Nuovo Teatro Sanità e Nest di Napoli, Teatro Civico 14 e Mansarda Teatro dell’Orco di Caserta, Compagnia Solot di Benevento animeranno il Museo Ferroviario di Pietrarsa, le Catacombe di Napoli, il Mulino Pacifico di Benevento e Caserta Vecchia. “Si tratta di luoghi che incidono su un territorio prossimo a quello dove agiamo abitualmente – spiegano gli organizzatori del progetto – e che in più si distinguono per essere siti di grande valore estetico e culturale. Tra i giovani artisti che prenderanno parte a Live, ci sono Fabio Pisano, vincitore del Premio Hystrio; Michele Brasilio, tra i vincitori di Nuove Sensibilità; la Compagnia Le Scimmie, che ha ricevuto la menzione speciale al Premio Scenario; la Compagnia I pesci, vincitore del Premio Leo de Berardinis; e il Collettivo Lunazione, vincitore del Premio Scenario”.
Si parte mercoledì 2 giugno alle 20:00 con ‘Il Colloquio’, progetto del Collettivo Lunazione, per la regia di Eduardo Di Pietro, con Renato Bisogni, Alessandro Errico, Marco Montecatino.
Lo spettacolo “vincitore Premio Scenario Periferie 2019”, prende ispirazione dal sistema di ammissione ai colloqui periodici con i detenuti presso il carcere di Poggioreale di Napoli. Tra i tanti in coda, tre donne attendono stancamente l’inizio degli incontri, una di loro è incinta. In maniera differente, desiderano tutte l’accesso al luogo che per ognuna custodisce un legame. In qualche modo la reclusione viene condivisa all’esterno dai condannati e per le tre donne, che se ne fanno carico, coincide con la stessa esistenza: i ruoli maschili si sovrappongono alle vite di ciascuna, ripercuotendosi fisicamente sul corpo, sui comportamenti, sulle attività, sulla psiche.
Si prosegue giovedì 3 giugno, sempre alle 20:00, con Liberaimago che presenta ‘Stella Ria’, testo e regia di Fabio Pisano, con Francesca Borriero, Claudio Boschi, Roberto Ingenito.
Il testo ci riporta al 1925, quando a Roma, nel ghetto ebraico, nacque Celeste di Porto, la “pantera nera”, la bellissima e fatale 18enne che, dopo il rastrellamento del ghetto romano ad opera dei tedeschi guidati da Kappler, decide di diventare una delatrice. Venerdì 4 giugno alle 18:00 sarà la volta di Vulìe Teatro e Nuovo Teatro Sanità che presentano Le regole del giuoco del tennis, scritto da Mario Gelardi, diretto da Michele Brasilio, in scena Gaetano Migliaccio ed Enrico Pacini. Prendendo spunto dalle regole da manuale di una partita a tennis, due amici ne approfittano per raccontarsi, l’un l’altro, cose che in una normale conversazione non avrebbero mai avuto il coraggio di dirsi. E allora la partita assume un altro significato, per poi ridefinire i contorni e le regole di un’amicizia ormai consolidata da anni, un’amicizia che forse è qualcosa di più.
E ancora, sabato 5 giugno alle 18:00 la rassegna va avanti con ‘La paura è dei conigli’, scritto da Giordano Bassetti, con Anna De Stefano e Ciro Burzo, per la regia di Carlo Geltrude, prodotto dalla compagnia Le Scimmie. La storia parte da aprile del 2020 e vede protagonisti due giovani conigli che affrontano il lockdown dal loro punto di vista: spiazzati dal silenzio e dall’improvvisa scomparsa di quelli che loro chiamano “giganti”, i due conigli si interrogano sull’accaduto e sul da farsi. Si chiude domenica 6 giugno alle 18:00 con ‘Lettere d’amore’, un progetto di Mario Gelardi che porta in scena le parole d’amore di poeti, pittori, grandi scrittori, uomini di cultura. A dare voce e corpo alle missive gli attori della compagnia del Nuovo Teatro Sanità, Annalisa Direttore, Gennaro Maresca, Gaetano Migliaccio, Chiarastella Sorrentino e Carlo Vannini.
“Spesso le lettere d’amore si sono trasformate in poesia o in musica – spiega Gelardi – e a volte le due cose si sono unite, trasformandosi in canzone. Coniugando questi due elementi, racconteremo le grandi storie d’amore che hanno attraversato la storia dell’arte e della letteratura”.
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