Via libera definitivo del Senato alla manovra che diventa legge. L’Aula di Palazzo Madama ha approvato il ddl di bilancio con 107 voti favorevoli, 69 contrari e un astenuto senza modifiche rispetto al testo licenziato la scorsa settimana dalla Camera. Poco prima del voto finale è stata approvata la fiducia posta dal governo sull’articolo 1 del provvedimento con con 109 voti favorevoli, 76 voti contrari e un astenuto.
‘Sono soddisfatto di questa prima manovra economica. La considero una missione compiuta. Scritta in tempi record e in una situazione di contesto eccezionale non positivo – ha commentato il ministro dell`economia Giancarlo Giorgetti subito dopo il via libera – il bilancio che abbiamo presentato rispetta gli impegni presi con gli elettori e ha maturato prima la fiducia dei mercati e delle istituzioni europee e ora ancora piu importante, quella del Parlamento. Prudenza, coerenza e responsabilità costruiscono fiducia. Avanti così”.
La manovra contiene interventi espansivi che hanno superato i 42 miliardi di euro lordi indicati nel dossier del Servizio bilancio per il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri. Nel passaggio alla Camera E’ entrato infatti il pacchetto Sud di 1,6 miliardi finanziato con il Fondo sviluppo e coesione e altre misura misure di minore impatto. Circa la metà delle risorse (21,1 miliardi) è destinata alla sostanziale proroga del pacchetto energia ereditato dal governo Draghi.
Gli interventi nel disegno di legge di bilancio comprendono le misure di sostegno per famiglie e imprese per fronteggiare l’aumento dei costi dell’energia nei primi tre mesi del 2023, la stretta sul reddito di cittadinanza, le misure di ‘tregua fiscale’ con dieci forme di sanatoria che coprono le fasi dalla dichiarazione dei redditi alle cartelle esattoriali, due ulteriori sanatorie che riguardano le criptovalute e i versamenti delle società sportive. C’è poi il taglio del cuneo fiscale, l’introduzione in via sperimentale per il 2023 di ‘quota 103’, la rimodulazione dell’adeguamento automatico dei trattamenti, l’introduzione di criteri più restrittivi per accedere a ‘opzione donna’.
Arrivano anche alcune misure bandiera del centrodestra, come l’introduzione della flat tax incrementale e l’ampliamento della platea dei lavoratori autonomi che può accedere al regime fiscale forfettario, l’aumento del tetto per l’uso del contante che passa da 1000 a 5000 euro. Niente da fare, invece, per l’eliminazione delle multe ai commercianti sull’uso del Pos sotto i 60 euro.
PACCHETTO ENERGIA – Le risorse destinate alle misure contro caro energia per i primi tre mesi del 2023 sono rivolte a famiglie e imprese e ammontano a oltre 21 miliardi di euro. E’ confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, viene rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per attività come bar, ristoranti ed esercizi commerciali sale dal dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore si passa dal 40% al 45%. Tra gli interventi anche l’iva ridotta al 5% sui consumi di gas metano. Per i comparti sanità, agricoltura, enti locali, trasporto pubblico locale, sono previsti interventi ad hoc per fronteggiare il caro energia e assicurare la prosecuzione dei servizi.
BONUS SOCIALE ENERGIA – aumenta la platea dei percettori del bonus sociale nel settore elettrico e in quello del gas. La soglia Isee per accedere al bonus da parte dei soggetti economicamente svantaggiati sale da 12.000 a 15.000 euro.
STRETTA SU REDDITO DI CITTADINANZA – Nel 2023 il Reddito sarà versato ai percettori abili al lavoro per sette mesi anziché per otto, come stabiliva il disegno di legge di bilancio approvato dal Consiglio dei Ministro. L’ulteriore stretta comporta un aumento dei risparmi che salgono da 743 milioni di euro a 958 milioni di euro. Arriva anche la decadenza automatica dal beneficio nel caso in cui non si accetti la prima offerta di lavoro anche se questa non è ‘congrua’, ossia non tiene conto delle competenze e non è economicamente vantaggiosa rispetto al reddito. Inoltre, i ragazzi tra 18 e 29 anni che non hanno completato la scuola dell’obbligo, per ricevere il reddito di cittadinanza siano tenuti a iscriversi a percorsi formativi o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo scolastico.
QUOTA 103 – Si avvia per il 2023 ‘quota 103’ che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica. Chi decide di restare in servizio può scegliere di non avere il versamento dei contributi previdenziali che quindi restano in busta paga.
PENSIONI MINIME – I trattamenti per gli over 75 salgono a 600 euro. Ma si tratta di un ‘aumento transitorio’ che si applica per il solo 2023. Sono circa 5,5 milioni i soggetti interessati e il costo dell’intervento ammonta a 270 milioni di euro.
RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI – Si modifica il meccanismo di rivalutazione delle pensioni rispetto a quanto previsto nel disegno di legge di bilancio approvato dal Consiglio dei Ministri. Confermata la rivalutazione piena per le pensioni più basse, per le altre l’adeguamento percentuale si riduce con l’aumentare dell’importo. Quelle tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2.600 euro lordi al mese) avranno per il periodo 2023-2024 un adeguamento automatico pari all’85% anziché all’80%. Quelle tra 5 e 6 volte il minimo passano dal 55% al 53%, i trattamenti tra 6 e 8 volte il minimo dal 50% al 47%, mentre per i trattamenti più elevati, superiori a 10 volte il minimo, l’adeguamento si riduce dal 35% al 32%.
OPZIONE DONNA – Resta confermato l’intervento restrittivo legato al criterio dei figli. Nel 2023 le donne possono lasciare il lavoro a 60 anni, oppure a 59 anni con un figlio e a 58 anni con due o più figli. L’anticipo pensionistico è riservato alle donne caregiver, alle invalide al 74% e alle lavoratrici di aziende in crisi. In quest’ultimo caso l’uscita è possibile con 58 anni d’età indipendentemente dal numero dei figli.
APE SOCIALE – continua ad applicarsi per i lavori usuranti.
REGIME FORFETTARIO E FLAT TAX – Si innalza da 65.000 a 85.000 euro la soglia di ricavi e compensi che consente ai lavoratori autonomi di accedere all’imposta forfettaria del 15%. Esordio per la flat tax nella forma ‘incrementale’. Per gli autonomi che non aderiscono al regime forfettario, si applica la tassa piatta del 15% sugli aumenti di reddito calcolati rispetto ai tre anni precedenti.
CUNEO FISCALE – Sale da 20.000 a 25.000 euro (1.933 euro al mese) la soglia di reddito che beneficerà del taglio del cuneo fiscale al 3%. Da 25.000 e fino a 35.000 euro (2.600 euro al mese) il taglio del cuneo fiscale è prorogato al 2%.
SGRAVI ASSUNZIONI – Aumenta da 6.000 a 8.000 euro la decontribuzione per i datori di lavoro privati che nel 2023 assumono a tempo indeterminato i percettori di reddito di cittadinanza. Nel dettaglio, l’esonero dei contributi al 100% è riconosciuto per dodici mesi, nel limite massimo di 8.000 euro. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
VOUCHER LAVORO – possono essere utilizzati per il pagamento delle prestazioni di lavoro occasionale fino a 10.000 euro (anziché 5.000).
MANCE AI CAMERIERI – le mance erogate dai clienti a camerieri, addetti alla ristorazione e alle attività ricettive sono qualificate come ‘redditi da lavoro dipendente’ sui quali si applica una imposta sostitutiva del 5%.
PREMI DI PRODUTTIVITA’ – l’imposta sostitutiva si riduce dal 10% al 5% per importi fino a 3000 euro.
IMU – l’imposta municipale non si paga sugli immobili occupati.
TREGUA FISCALE – le diverse misure consentono ai contribuenti di chiudere in maniera agevolata i ‘conti’ aperti con il fisco. Gli interventi prevedono la sanatoria delle irregolarità formali sulle dichiarazioni dei redditi, una forma speciale di ravvedimento, la definizione agevolata degli atti di accertamento, la conciliazione agevolata, la regolarizzazione dei versamenti, l’annullamento automatico delle cartelle sotto i 1.000 euro (ad esclusione delle multe per le quali decide il Comune), la rottamazione delle cartelle. In linea di principio, l’imposta si paga per intero e lo ‘sconto’ riguarda le sanzioni e gli interessi, a parte l’annullamento automatico sotto i 1000 euro deciso perché, spiega il governo, i costi di riscossione sarebbero maggiore gli incassi.
STOP CANCELLAZIONE AUTOMATICA MULTE SOTTO 1.000 EURO – La cancellazione automatica delle cartelle sotto i 1.000 euro non varrà per le multe e tasse locali. A parte gli interessi, che saranno comunque cancellati, saranno gli stessi enti locali a decidere se procedere alla cancellazione o meno dell’imposta dovuta. La stessa norma sposta la data dell’annullamento delle cartelle dal 31 gennaio 2023 al 31 marzo 2023.
REGOLARIZZAZIONI ATTIVITA’ IN CRIPTOVALUTE – Via libera alla norma che stabilisce il sistema di tassazione delle criptovalute e permette la regolarizzazione detenute al 31 dicembre 2021 e non indicate in dichiarazione. La sanatoria sui guadagni eventualmente conseguiti avviene pagando una imposta sostituiva del 3,5% cui si aggiunge un ulteriore 0,5% a titolo di sanzione per ciascun anno.
ASSEGNO UNICO PER I FIGLI E CONGEDO PARENATALE – Per il 2023 l’assegno sarà maggiorato del 50%, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 4 figli o più. Confermato l’assegno per persone con disabilità. Si introduce poi un mese in più di congedo parentale all’80% (anziché al 30% della retribuzione) da godere fino ai sei anni del bambino, riconosciuto sia alla mamma che al papà del bambino, comunque in via alternativa. (Segue)
POS – Esce dalla manovra la norma sul Pos che escludeva le sanzioni per gli esercizi commerciali che non accettano pagamenti con carte per importi fino a 60 euro. Arriva invece un tavolo tra banche ed imprese che dovrà portare ad un accordo per il taglio dei costi di utilizzo del Pos nelle piccole transazioni fino a 30 euro, per gli esercizi con fatturato fino a 400mila euro. La norma stabilisce che, nel caso non si arrivi ad una intesa, scatterà un contributo straordinario a carico delle banche pari al 50% degli utili (al netto delle tasse) derivanti dalle commissioni e da altri proventi legati alle transazioni fino a 30 euro.
DEBITI FISCALI SOCIETA’ SPORTIVE IN 60 RATE – I debiti fiscali delle società sportive possono essere saldati in 60 rate (le prime tre entro il 31 dicembre e le altre da gennaio 2023) con una maggiorazione del 3% da versare contestualmente alla prima rata. La norma riguarda in particolare le federazioni sportive nazionali, gli enti di promozione sportiva e le associazioni e società sportive professionistiche e dilettantistiche che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato e operano nell’ambito di competizioni sportive in corso di svolgimento.
IVA SUL PELLET – L’Iva sul pellet scende dal 22% al 10%. La misura comporta una riduzione di gettito di 133,4 milioni di euro nel 2023.
IVA AL 5% ANCHE PER CONTRATTI SERVIZIO ENERGIA E TELERISCALDAMENTO – Il taglio al 5% dell’IVA sulle forniture di gas viene esteso anche a quelle di energia termica prodotta con impianti a metano nell’ambito di un contratto servizio energia. IVA ridotta dal 22% al 5% anche per i consumi di teleriscaldamento nel primo trimestre 2023.
TAGLIO FORNITURE GAS SOSPESO FINO AL 31 GENNAIO – Le procedure di interruzione delle forniture di gas naturale ai clienti morosi sono sospese fino al 31 gennaio 2023.
RINEGOZIAZIONE MUTUI A TASSO VARIABILE – Possono essere rinegoziati, da tasso fisso a tasso variabile i mutui di importo originario fino a 200mila euro da richiedenti in regola con i pagamenti delle rate e con Isee fino a 35mila euro. La durata del mutuo può essere allungata di cinque anni a condizione che resti sotto i 25 anni.
RIVALUTAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI – L’aliquota sulla rivalutazione di terreni e partecipazioni passa dal 14% al 16. Applicando l’imposta sostitutiva la misura comporta un maggior gettito di 253 milioni di euro (166,1 nel 2023, 43,5 mln nel 2024 e 43,5 nel 2025).
BONUS 50% PER ACQUISTO CASE ECOLOGICHE – Viene introdotta una detrazione d’imposta del 50 per cento dell’IVA sull’acquisto, effettuato entro il 31 dicembre 2023, di unità immobiliari a destinazione residenziale, di classe energetica A o B vendute dalle imprese costruttrici ripartita in 10 quote costanti nell’anno in cui sono state sostenute le spese e nei nove periodi d’imposta successivi.
AUMENTA BONUS MOBILI ED ELETTRODOMESTICO NEL 2023 – Incrementato per il 2023 l’importo della detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici per gli immobili oggetto di ristrutturazione. Si passa da 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024 a 8.000 euro per l’anno 2023 e a 5.000 euro per l’anno 2024.
ALLA CALABRIA 440 MLN PER RISCHIO IDROGEOLOGICO – Arrivano complessivamente 440 milioni di euro nel triennio 2024-26 dal Fondo sviluppo e coesione ‘per sostenere gli interventi per spese in conto capitale della regione Calabria volti a prevenire e a mitigare il rischio idrogeologico’. Con lo stesso emendamento è assegnato alla regione Calabria un contributo straordinario di 15 milioni di euro nel triennio 2023-25 da ripartire ai comuni per la realizzazione di opere pubbliche per la riduzione del divario infrastrutturale.
RISTRETTA LA PLATEA DELLA TASSA EXTRAPROFITTI ENERGIA – Viene introdotto per il 2023 un contributo di solidarietà a carico delle imprese del settore dell’energia pari al 50% del maggior reddito conseguito nel 2022 rispetto alla media dei quattro anni precedenti. La tassa si applicherà solo alle società che generano almeno il 75% dei loro ricavi da attività nei settori della produzione e rivendita di energia, gas e prodotti petroliferi.
TETTO STIPENDI MANAGER BANCHE SALVATE DALLO STATO – Arriva un tetto agli stipendi dei manager delle banche salvate con l’intervento dello Stato. La norma stabilisce che in caso di intervento pubblico per il salvataggio di una banca, a decorrere dal 2023, gli stipendi dei membri del consiglio di amministrazione e dell’alta dirigenza non possano superare il trattamento economico del primo presidente della Corte di cassazione (circa 240mila euro lordi), che è il tetto che si applica ai dirigenti pubblici.
PIU’ RISORSE PER COLLEGAMENTI AEREI CON SICILIA E SARDEGNA – Arrivano maggiori risorse per potenziare i collegamenti aerei della Sicilia e della Sardegna e rimuovere così gli svantaggi derivanti dall’insularità. Viene istituito un fondo presso il Mit con una dotazione di 5 milioni di euro per il 2023 e di 15 milioni a decorrere dal 2024 per ‘garantire un completo ed efficace sistema di collegamenti aerei da e per la Sicilia e da e per la Sardegna’.
AUMENTO FONDO SANITARIO A REGIONI VIRTUOSE – Aumentano di circa 200 milioni di euro le risorse del Fondo sanitario nazionale che vengono riservate e ripartire tra le Regioni virtuose. La norma potenzia il cosiddetto ‘meccanismo premiale’ aumentando dallo 0,25% allo 0,40% la quota del Fondo che viene destinata alle Regioni che raggiungono obiettivi finanziari e di qualità del servizio.
ALLA SICILIA 200 MLN PER SPESA SANITARIA – Arrivano 200 milioni di euro alla Regione Sicilia per finanziarie la spesa sanitaria dopo la sentenza della Corte costituzionale del 2020 e l’accordo firmato tra Mef e il Presidente della Regione in materia di compartecipazione regionale alla spesa.
FONDO PEREQUATIVO RISTORI COVID – Incrementato di 222,25 milioni per l’anno 2023, di 177,8 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 e di 133,35 milioni di euro per l’anno 2027 il Fondo perequativo delle misure fiscali e di ristoro concesse ai soggetti che abbiano registrato una significativa perdita di fatturato connessa all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
FONDI PER METROPOLITANE MILANO E NAPOLI – Arrivano 75 milioni nel quinquennio 2023-2027 per la realizzazione della linea M4 della metropolitana di Milano altri 75 milioni per il collegamento tra Afragola e la rete metropolitana di Napoli oltre che per l’acquisto di nuovi treni.
FUS DIVENTA FONDO UNICO PER LO SPETTACOLO DAL VIVO – Il Fondo unico per lo spettacolo cambia denominazione e diventa Fondo unico per lo spettacolo dal vivo. La stessa norma istituisce un fondo presso il Ministero della cultura con una dotazione di 100 milioni nel 2023, 34 nel 2024, 32 nel 2025 e 40 milioni a decorrere dal 2026.
60 MILIONI PER DISOCCUPAZIONE LAVORATORI SPETTACOLO – Per l’attuazione dell’indennità di discontinuità a favore dei lavoratori dello spettacolo vengono incrementate di 60 milioni di euro per il 2023, di 6 milioni di euro per l’anno 2024 e di 8 milioni di euro per l’anno 2025 le risorse del Fondo per il sostegno economico temporaneo.
IMPOSTA AL 5% PER PENSIONI PRINCIPATO DI MONACO – Imposta sostitutiva con aliquota del 5% sulle somme corrisposte da enti di previdenza e assistenza del Principato di Monaco, ove siano percepite da soggetti residenti senza l’intervento di intermediari italiani.
SERVIZI INFORMATICI RISCOSSIONE ALLA SOGEI – La gestione dei sistemi informatici per i servizi della riscossione passeranno entro fine 2023 alla Sogei Spa. Il trasferimento riguarda le attività relative all’esercizio dei sistemi ICT, demand & delivery riscossione enti e contribuenti, demand & delivery servizi corporate.
PROROGA DEHORS FINO AL 30 GIUGNO – Prorogata fino al 30 giugno 2023 la deroga per l’occupazione di suolo pubblico per dehors e tavolini per il settore della ristorazione.
ABBATTIMENTO FAUNA SELVATICA ANCHE IN CITTA’ – Passa la norma sul ‘controllo della caccia alla fauna selvatica’ che apre all’abbattimento anche nelle zone vietate alla caccia comprese le aree protette e le aree urbane, il cosiddetto ‘emendamento cinghiali’.
RIFINANZIATO FONDO MURANO – Rifinanziato con 1,5 milioni di euro per il 2023 il Fondo destinato alle imprese operanti nel settore della ceramica artistica e del vetro artistico di Murano.
PROROGA CONCESSIONI GIOCHI – Prorogate fino al 31 dicembre 2024 le concessioni per la raccolta del gioco del Bingo; le concessioni di realizzazione e conduzione delle reti di gestione telematica del gioco mediante apparecchi da divertimento e intrattenimento; le concessioni per la raccolta delle scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, compresi gli eventi virtuali.
RIFINANZIATO FONDO TAMBURI – Rifinanziato con 3,5 milioni di euro nel 2023 e 4,5 milioni di euro dal 2024 il fondo per i danni agli immobili derivanti dall’esposizione prolungata all’inquinamento provocato dagli stabilimenti siderurgici di Taranto del gruppo ILVA.
FONDO PER FILIERA BUFALINA – Istituito presso il MASAF Il Fondo per il ristoro delle aziende della filiera bufalina danneggiate a seguito della diffusione della brucellosi e della tubercolosi con una dotazione pari a 2 milioni di euro per il 2023.
PROROGA BONUS PSICOLOGO AL 2024 – Il ‘bonus psicologo’ viene esteso anche agli anni 2023 e 2024 e successivi, innalzandone a 1.500 euro a persona il limite massimo previsto (nel 2022 è stato di 600 euro a persona con parametrazione alle diverse fasce ISEE entro i 50.000 euro) e nel limite complessivo di spesa pari a 5 milioni di euro per il 2023 e 8 milioni di euro a decorrere dal 2024.
CONTRIBUTO A LAMPEDUSA E LINOSA PER EMERGENZA SBARCHI – Arriva un contributo straordinario di 850.000 euro per l’anno 2022 in favore dei Comuni di Lampedusa e Linosa, ‘in considerazione dello straordinario aumento del numero di sbarchi’.
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