La candidatura dell’Italia e di Napoli alle Olimpiadi 2024 da parte di un entusiasta Matteo Renzi è stata accolta con un sorriso di scherno dalla stampa estera. Al caldo entusiasmo del nostro giovane primo ministro hanno risposto le vecchie, navigate volpi del giornalismo internazionale, che hanno bocciato in pieno l’idea. Definendola una scelta azzardata, un rischio, addirittura (nel peggiore dei casi) un suicidio.
La stampa estera boccia le Olimpiadi 2024 a Napoli e in Italia: ecco perché
Il perché è presto detto: gli stereotipi sono duri a morire, e all’estero continuano a vederci come “‘o Paese d’o sole“, sì, ma anche come il paese della corruzione, della mafia, della camorra e della ‘ndrangheta. E, da qualche anno a questa parte, niente ci salva nemmeno dal paragone con la Grecia in recessione. La crisi, che lo vogliamo o no, che i giornalisti e i politici italiani ce lo dicano o meno, pende sulle nostre teste come la spada sulla testa di Damocle. E questo non è un luogo comune.
Così, quando Renzi, ospite alla consegna dei Collari d’Oro del Coni, ha lanciato la candidatura dell’Italia come paese ospitante per le Olimpiadi 2024, la stampa straniera si è scatenata. Ci è andato giù pesante soprattutto il Daily Telegraph che, in un articolo a firma di Nick Squires, ha apertamente deriso la bislacca aspirazione del premier, citando peraltro a suo supporto affermazioni di leghisti vari (tra i quali l’ormai onnipresente-verde-prezzemolino Salvini) nonché il commento del Movimento 5 Stelle, che pure è perplesso rispetto alla possibilità di ospitare le Olimpiadi 2024 a Napoli, a Firenze, in Sardegna, etc.
Ecco cosa scrive il Daily Telegraph sulle Olimpiadi 2024 a Napoli e in Italia:
“Italy was in no fit state financially to hold one of the world’s biggest sporting events […] the projects would pour money into the hands of the mafia, which continues to have a grip on Italy’s construction industry”.
“L’Italia non è nelle condizioni finanziarie per ospitare uno dei più grandi eventi sportivi del mondo […] il progetto sarebbe quello di mettere i fondi nelle mani delle mafie, che continuano ad avere forte presa sul settore edilizio italiano”.
Il Bel Paese, colpito nell’orgoglio, ci ha messo poco a rispondere a tono alle accuse del Daily Telegraph: sulla stampa nazionale e locale sono fioccate critiche al Daily Telgraph, colpevole di un “gesto riprovevole” e di un “attacco infamante e gratuito” all’Italia, nonché alla città di Napoli, di cui si dice esplicitamente che è “patria di camorra“.
Ecco la frase che ha fatto indignare i napoletani:
Napoli: casa della camorra. Come se fosse stata detta una bugia. A nessuno piace sentirsi insultato, soprattutto da chi arriva da fuori e non conosce le abitudini di casa nostra.
Perché dire che a Napoli c’è la camorra non equivale a un insulto
Road Tv Italia si è sempre schierata a difesa della città di Napoli quando è stata vittima (come più volte è accaduto) di attacchi immotivati o ingiustificati: tuttavia stavolta non ci sentiamo di condividere l’indignazione della stampa locale. Dire che a Napoli c’è la camorra non significa offendere la città. La camorra esiste, e questo non si può né bisogna negarlo, perché è solo conoscendo il nemico che si può capire anche come combatterlo. Certo, che la “nostra” camorra arrivi in bocca alla stampa estera, non fa piacere. Ma il problema c’è, e negarlo equivale più a coprirlo che a risolverlo.
Il Daily Telegraph non insulta l’Italia: si limita a riportare le parole dei leghisti
Inoltre, se qualcuno si fosse preso la briga di leggere con attenzione l’articolo firmato da Nick Squires per il Daily Telegraph (lo trovate qui), si sarebbe accorto che l’attacco all’Italia, e alla sua candidatura a ospitare le Olimpiadi 2024 a Napoli e nelle altre città italiane, non arriva dal lontano Regno Unito, ma dallo stesso seno italiano: a ispirare il giornalista d’oltre-manica sono state soprattutto le parole di Luca Zaia, leghista governatore del Veneto, e del segretario della Lega Matteo Salvini, di cui vi riportiamo le dichiarazioni.
Luca Zaia: “Portare avanti la candidatura tra gli scandali di mafia e di corruzione sarebbe come dipingere una Fiat 500 di rosso e dire che è una Ferrari”. Matteo Salvini: “Questa è follia, saranno le Olimpiadi dei rifiuti”.
Ecco perché il Daily Telegraph non ha tutti i torti
Insomma, quella che da più parti è stata percepita come la solita critica gratuita e infondata, sembra invece essere, a uno sguardo più attento, quasi un benevolo consiglio dato all’Italia, per evitare di vederla fare la fine della Grecia (“dove le Olimpiadi 2024 hanno lasciato debiti paralizzanti che hanno contribuito alla crisi economica del paese”): quello di risolvere i suoi problemi interni, primo fra tutti la corruzione e la connivenza Stato-Mafia, che nell’ultimo anno si è resa evidente sia nello scandalo dell’Expo Milano 2015, sia nella recente vicenda di Mafia Capitale. Pensiamoci. Forse il Daily Telegraph non ha tutti i torti.
Questo non vuol dire che l’Italia non debba essere considerato un paese degno di accogliere le Olimpiadi. Significa soltanto che, prima di puntare alle Olimpiadi, il governo italiano dovrebbe guardare alle strade piene di buche, alle scuole e agli ospedali fatiscenti e insufficienti. Altrimenti si continuerà a legittimare la stampa estera (e non solo) a parlare dell’Italia come della sorella povera nella famiglia Europa, continuando ad associare al suo nome le brutte parole “scandalo, corruzione, economia stagnante, camorra, mafia”.