Una medaglia d’oro e due medaglie di bronzo per l’Italia alle XXI Olimpiadi Internazionali di Astronomia. Un risultato senza precedenti per il nostro Paese che ieri nel Teatro Arena di Smolyan in Bulgaria ha visto premiare con l’oro Jacopo Guoy Chen (Liceo Scientifico Statale “A. Landi” di Velletri – RM, senior) vincitore sia della prova teorica e che di quella pratica, con un bronzo Pietro Benotto (I.I.S.S. “G. Vallauri” di Fossano – CN, senior) e con un altro bronzo Lorenzo Pica Ciamarra (Liceo Classico Statale “Vittorio Emanuele II” di Napoli, junior).
Le Olimpiadi Internazionali di Astronomia sono una competizione che si svolge annualmente tra studenti delle scuole secondarie di età compresa tra i 14 e i 17 anni e che vede fronteggiarsi squadre di circa 20 nazioni su argomenti che riguardano l’astronomia e l’astrofisica. La squadra italiana – 6 ragazzi, 3 per la categoria senior e 3 per la junior, composta oltre che dai vincitori da Flavio Salvati (Liceo Scientifico Statale “Leonardo da Vinci” di Fiumicino – RM, senior), Augusto Giuseppe Suraci (Liceo Scientifico Statale “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria, junior) e Vincenzo Sorrentino (Liceo Scientifico “M. Guerrisi” di Cittanova – RC, junior) – è il risultato di una severa selezione tenutasi in ogni regione durante lo scorso anno scolastico e i suoi componenti sono i vincitori della Finale nazionale 2016 che si è svolta a Milano lo scorso mese di aprile presso l’I.I.S. Statale “L. Cremona”. Le Olimpiadi italiane sono promosse da Miur e organizzate dalla Società Italiana di astronomia e dall’Istituto nazionale di astrofisica sotto l’egida del Comitato di Coordinamento delle Olimpiadi Internazionali di Astronomia.
Ad accompagnare i ragazzi nella loro avventura in Bulgaria Maria Pia Di Mauro, dell’Inaf – Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali di Roma , in qualità di team leader, è Gaetano Valentini (INAF – Osservatorio Astronomico di Teramo), membro della giuria internazionale. “Si tratta di un risultato storico, – afferma Valentini – mai conseguito dalla nostra squadra. Questo è stato possibile grazie alla passione e alla serietà dei ragazzi, alla “pazienza” delle loro famiglie che li seguono, all’interesse e alla sensibilità mostrate dal MIUR, dalla SAIt e dall’INAF, al comitato olimpico ma, lasciatemelo dire, soprattutto ai responsabili locali e ai loro collaboratori, che rendono possibili lo svolgimento delle Olimpiadi già dalla prima fase delle preselezioni“.
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