La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di cinque persone, ritenute legate alla famiglia camorristica napoletana dei Buonerba, vicina al clan Mazzarella. Si tratta degli organizzatori, dei mandanti e dei killer del baby boss Emanuele Sibillo, il giovane di neppure 20 anni il cui corpo senza vita venne lasciato davanti al pronto soccorso dell’ ospedale Loreto Mare di Napoli la notte tra l’1 e il 2 luglio del 2015.
I cinque destinatari delle misure cautelari, emesse dal gip di Napoli su richiesta della DDA, sono ritenuti responsabili anche del tentato omicidio scattato nel 29 giugno del 2016, ai danni di tre minori all’epoca dei fatti, tutti ritenuti appartenenti al gruppo camorristico dei Sibillo, nota come “la paranza dei bambini“, retta dal Emanuele Sibillo, e dal fratello Pasquale arrestato dalla Ps a Terni. Gli agguati rientrano nella faida di camorra tra gruppi criminali antagonisti della zona di Forcella scattata nel giugno del 2015.
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