Gli agenti della Squadra mobile della Questura di Napoli hanno eseguito una misura cautelare in carcere nei confronti di due persone ritenute gli esecutori materiali dell’omicidio di Massimo Imbimbo, avvenuto nel quartiere partenopeo Ponticelli il 6 dicembre 2011 nell’ambito della guerra di camorra scoppiata nella zona tra il clan Cuccaro e i Perrella-Circone per il controllo degli affari illeciti.
I due indagati sono già sottoposti a provvedimenti restrittivi perché ritenuti componenti dei De Micco e per il duplice omicidio di Gennaro Castaldo e Antonio Minichini. All’epoca dei fatti il gruppo criminale riferibile ai due – si legge in una nota del procuratore Filippo Beatrice – era un’articolazione del clan Cuccaro, impegnato nel contrasto armato con il clan Perrella-Circone. Proprio a questo gruppo, si riteneva che Imbimbo appartenesse. La ricostruzione dei fatti è stata resa possibile anche grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia che ha consentito anche l’individuazione dei testimoni oculari dell’agguato.
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