Si cerca ancora di trovare la verità sul perché Gennaro Cesarano sia stato ucciso la notte del 5 settembre nel rione Sanità, colpito a bruciapelo e alle spalle da un unico proiettile mortale. Una morte per Genny arrivata a soli 17 anni. Le indagini continuano e ora si apre una nuova pista per gli inquirenti, la pista dello Stadio.
La morte del giovane Gennaro Cesarano potrebbe essere legata in un qualche modo agli scontri avvenuti giorni prima sugli spalti dello Stadio San Paolo. E’ il 30 agosto e allo stadio di Fuorigrotta è appena iniziata il secondo tempo di Napoli-Sampdoria, quando in Curva A si accende una furibonda lite tra gli tessi tifosi azzurri, dove tra i feriti, raggiunto da una coltellata al gluteo, c’è Gennaro De Tommaso, conosciuto come la ‘carogna’, colpito da Daspo per i fatti accaduti prima della finale di Coppa Italia all’Olimpico tra Napoli e Fiorentina, fu lui infatti a dare il via libera al match.
Ora a colpire al gluteo la ‘ carogna’ sarebbe stato Pasquale Pica, 23enne amico stretto di Gennaro Cesarano, vicino di casa di Genny e ritenuto orbitante nell’area dei Sequino della Sanità. Dunque quella notte del 5 settembre l’obiettivo poteva essere proprio Pasquale Pica, mentre a morire è stato Genny, ucciso al posto del’amico. Una pista non da escludere, anche se al momento, da via Medina, arrivano smentite su un possibile collegamento tra gli scontri al San Paolo e l’agguato a Gennaro Cesarano.