di Redazione
Napoli – Appena un mese fa, Napoli ricordava Lino Romano ad un anno dalla sua tragica morte. Il giovane, vittima innocente di criminalità, fu ucciso a Marianella dalla camorra per un mero errore di persona. Oggi, per il killer accusato dell’omicidio di Lino arriva la condanna all’ergastolo: Salvatore Baldassarre, esecutore materiale dell’agguato che avrebbe dovuto uccidere Domenico Gargiulo nella lotta intestina per il controllo del territorio tra i clan dell’area Nord di Napoli, ha finanche confessato in aula l’omicidio del giovane, precisando di voler prendere le distanze dai collaboratori di giustizia. “Ho ucciso io Romano – ha dichiarato – Mi pento davanti al giudice e a Dio”.
Il giudice Francesco Cananzi ha, infine, stabilito le pene detentive anche per gli altri imputati coinvolti nell’omicidio di Lino Romano: l’autista Giovanni Marino è stato condannato a 18 anni e 8 mesi, Carmine Annunziata a 16 anni, Gaetano Annunziata e la madre Anna Altamura – accusata di aver attirato in trappola l’obiettivo, tra l’altro sbagliato, dell’agguato – hanno invece ricevuto la condanna a 14 anni di reclusione.
18 novembre 2013
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