I Carabinieri stanno cercando di ricostruire lo scenario nel quale è maturato l’omicidio del 20enne Renato Di Giovanni, ex calciatore della Primavera del Napoli, ucciso in un agguato ieri mattina nel quartiere Soccavo. Una delle piste al vaglio degli investigatori è quella di uno “sconfinamento” del giovane, che avrebbe spacciato droga in una zona di Soccavo senza il placet del clan.
Di Giovanni era stato arrestato nello scorso ottobre per spaccio di stupefacenti ed era sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G. Sono da verificare i contatti tra il giovane ed il clan Vigilia, che è contrapposto al clan Sorianiello. Allevato da un noto capo ultrà del Napoli, che è però estraneo alle indagini, Di Giovanni veniva considerato una promessa del settore giovanile del Napoli, con il quale aveva partecipato anche al Torneo di Viareggio. La scelta di abbandonare il calcio potrebbe essere stata conseguenza del consumo di droghe. (Ansa).
Foto di Ciro De Luca.
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