La fiera èSposa si è appena conclusa, e non senza polemiche. La kermesse tutta dedicata ai matrimoni, che si è svolta dal 9 al 18 gennaio, presso il parco divertimenti Magic World di Licola, quest’anno, ha voluto fortemente che questa undicesima edizione fosse dedicata a tutte le coppie, senza distinzione di sesso. Clicca qui per vedere il sito ufficiale di èSposa.
Una fiera dedicata ai matrimoni che si tinge d’arcobaleno dicendo basta a tutti i tabù sull’omosessualità. La kermesse aveva già suscitato scandali dopo aver tappezzato tutta la città con alcuni manifesti pubblicitari dove comparivano, sullo sfondo di una chiesa sconsacrata di Napoli, tre coppie di sposi, di cui una etero e due omosessuali.
Testimonial dell’evento è stata Vladimir Luxuria che, lo scorso sabato, ha sfilato in passerella con un abito bianco: proprio questo avvenimento potrebbe essere stato la scintilla che ha fatto scattare l’attacco contro gli omosessuali dopo le dichiarazioni di Antonio Arzillo. esponente della destra, che ha sparato a zero sulla kermesse: “Ormai i veri anticonformisti sono coloro che credono alla famiglia tradizionale, che la considerano ancora al centro della società italiana, mentre il resto a partire dall’omosessualità è moda che indebolisce sempre più la società europea, poi ci meravigliamo che giovani si convertono all’Islam“.
Molti si sono sentiti offesi dal messaggio della manifestazione e alcuni incivili hanno imbrattato le insegne della kermesse con disegni di svastiche e i messaggi: “No froci“, “Meno froci e più figli“, “L’AIDS uccide, fateci sognare” e molte altre scritte vergognose.
Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay Napoli commenta: “Ai codardi che hanno coperto le insegne della kermesse ‘sposa’ con svastiche ed offese omofobe, rispondiamo con le parole utilizzate dal sindaco Luigi de Magistris: l’amore seppellirà l’omofobia. Grazie agli organizzatori di sposa per il coraggio e la lungimiranza imprenditoriale “. Il direttore artistico di èSposa Diego Di Flora, invece, ha dichiarato: “L’attacco omofobo nei confronti della manifestazione è un’offesa ai diritti umani e civili“.
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