Operai Whirpool salvi, nessun verrà licenziato: accordo raggiunto

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Ex Whirlpool, lunedì firma del contratto per i 312 lavoratori

L’ultimo incontro che c’è stato fra l’azienda e i Sindacati è andato a buon fine, la multinazionale americana rilancerà la produzione italiana dei due siti Whirpool di Carinaro e None. Oltre duemila operai sono salvi, dopo una lunga battaglia durata cinque mesi non ci sarà nessun licenziamento (almeno fino al 2018 – ndr), anzi, ad ogni stabilimento sarà assegnata una missione produttiva e saranno investiti sopratutto 513 milioni in tre anni. Una notizia che anche il Premier Matteo Renzi ha voluto subito commentare su Twitter: “Lo avevamo promesso ai lavoratori #Whirlpool. Nessuna chiusura, nessun licenziamento. #lavoltabuona #Italiariparte”.

Stabilimenti Whirpool di Carinaro e None salvi, la gioia dei Sindacati

Segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella: “L’accordo raggiunto da Whirlpool e sindacato allontana lo spettro della chiusura dello stabilimento di Carinaro e apre nuove prospettive per il sito produttivo casertano. Continueremo a tenere alta l’attenzione su un’intesa che è frutto della lotta e della mobilitazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali”.

Anna Rea, segretario generale della UIL Campania: “È la vittoria prima di tutto dei lavoratori, di Carinaro e di tutto il gruppo Whirlpool, l’accordo siglato in queste ore presso il Mise. L’accordo permette la continuità industriale della produzione in un territorio dove per anni le nostre professionalità hanno lavorato per il marchio Indesit, è un successo importante. Siamo convinti che i lavoratori chiamati al voto il 13 ed il 14 luglio saranno consapevoli della scelta da fare, perché è grazie alle loro battaglie, alla loro determinazione che si sono avuti questi risultati che non erano affatto scontati”.

Ermenegildo Rossi, segretario confederale dell’Ugl: “Un accordo essenziale per il futuro di migliaia di lavoratori e per le prospettive del comparto del bianco ed elettrodomestici in Italia”. Mentre Antonio Spera, segretario generale Ugl Metalmeccanici, aggiunge che: “ora la parola passa ai lavoratori, che siamo convinti premieranno il cammino fatto per evitare esuberi strutturali e chiusure di stabilimenti”.