Dopo aver scoperto grazie alle organizzazioni criminali che i rifiuti e l’economia che si regge intorno a essi è letteralmente oro per le generazioni che verranno, dagli Stati Uniti e dal Giappone arrivano notizie meravigliose per chi ha sostenuto favolosamente in passato che a questo punto, prima o poi, addirittura, le acque reflue napoletane sarebbero diventate una ricchezza. Questa ipotesi è stata verificata, fatta vera, divenuta realtà, in seguito alle ricerche dei dipartimenti di ingegneria e scienze ambientali dell’Arizona State University, la quale negli scarichi fognari sottoposti ad analisi chimiche avanzate, hanno rintracciato ed estratti 280 dollari per ogni tonnellata di fanghi di depurazione.
Probabilmente nelle acque reflue napoletane ci sono 2 kg di Oro per ogni tonnellata di fanghi
Inoltre secondo le ricerche statunitensi, pubblicate nella Environmental Science & Tecnology, nelle acque reflue non ci sono solo Oro e Argento ma ben 15 metalli preziosi tra cui Rodio, Ittrio, Lantanio, Cerio, Praseodimio, Neodimio, Samario, Europio, Gadolionio, Terbio, Disprosio, Olmio, Ermio, Tulio, Itterbio, Lutezio,Rutenio, Palladio, Platino, Rame, Fosforo, Ferro, Manganese, Zinco, Inridio, Alluminio, Cadmio, Tallio, Gallio e Cromo.
Grandi ritrovamenti di Oro e Argento nelle fogne degli Stati Uniti e Giappone
Secondo quanto pubblicato dalla rivista statunitense in ciò che per secoli abbiamo giudicato immondizia, rifiuti, puzzolenti acque reflue, grazie ai processi di depurazione potrebbe diventare il nuovo Eldorado del secolo. L’analisi chimico-fisica e la localizzazione dei materiali preziosi nelle acque reflue, è stata effettuata grazie un avanzato spettrometro, che ha individuato il tutto dopo aver ionizzato i fanghi. In base all’incrocio dei dati raccolti e dei rapporti matematici sulle quantità di fanghi di depurazione è stato stabilito che negli Stati Uniti per ogni citta di 1 milione di abitanti ci sono 13 milioni di dollari in metalli preziosi e terre rare, di cui 2 milioni e 600 mila dollari in oro e argento.
Ionizzando i fanghi è possibile estrarre metalli preziosi e terre rare dalle acque reflue napoletane
Questo dato statunitense ha avuto riscontri anche nella comunità scientifica giapponese, la quale nella città di Siwa ha estratto dalle acque reflue due chilogrammi di oro per tonnellata di fanghi.