Il cimitero di Poggioreale finisce nel mirino dopo la denuncia dei delegati Efi.
Arti umani e forse feti abbandonati in casse di legno non a norma al cimitero di Poggioreale, a Napoli, in attesa della sepoltura che puo’ richiedere anche piu’ giorni. E’ quanto denunciano Gennaro Tammaro e Alessio Salvato, delegati Efi (Eccellenza Funeraria Italiana, sindacato di categoria degli impresari funebri) per la Campania. “Le spoglie – affermano i due – conservate in questo modo sono decine, stipate alla meglio nel deposito del Cimitero di Poggioreale contro ogni norma che regolamenta il settore e creando anche un ambiente infestato da miasmi”.
I due imprenditori mostrano anche delle fotografie delle casse di legno sottile che arrivano “direttamente dal deposito – affermano – e testimoniano ancora una volta quanto denunciamo da tempo: il Comune non rispetta alcuna regola sulla giusta, igienica e dignitosa conservazione delle spoglie mortali. Le casse piccole per feti e arti amputati. Ed e’ follia, pura follia che non si rispetti quanto giustamente impone la legge”. Secondo la normativa vigente, infatti, ricordano Tammaro e Salvato, i “resti mortali vanno conservati in casse sigillate e quelle casse non lo sono, con delle targhe che identifichino nome e cognome e non delle banali scritte a pennarello. Le bare, inoltre, non rispettano quanto sancito dal dpr 285/90 e seguenti modifiche”.
Dagli imprenditori si apprende che i resti arrivano dagli ospedali San Paolo e Policlinico di Napoli e possono restare ammassati nel deposito anche tre giorni in attesa di sepoltura.