È stata la notte di “Birdman”, quella degli Oscar 2015. Il film diretto dal regista messicano Alejandro González Iñárritu ha ottenuto, infatti, ben quattro statuette, delle nove nomination avute alla vigilia. Quella per la miglior regia, allo stesso González Iñárritu, quella per il miglior film, per la miglior sceneggiatura originale e, infine, per la miglior fotografia. A rovinare, se così si può dire, il trionfo, solo il premio come miglior attore protagonista. Andato non a Michael Keaton, per l’interpretazione dell’ex divo hollywoodiano che prova a rimettersi in gioco sui palcoscenici di Broadway, ma a Eddie Redmayne. Il giovane attore premiato per “La Teoria del Tutto”, film biografico sulla vita del fisico Stephen Hawking. Come miglior attrice protagonista, è stata, invece, come ampiamente previsto alla vigilia, Julianne Moore in “Still Alice”. Sorprese in negativo ci sono state per il “Boyhood” di Richard Linklater, che vede solo il premio come miglior attrice non protagonista assegnato a Patricia Arquette. A Graham Moore la statuetta per la miglior sceneggiatura non originale per “The Imitation Game”.
Ad Alexandre Desplat l’Oscar per la miglior colonna sonora di “Grand Budapest Hotel”, che ha vinto anch’esso quattro premi. Ovvero quello per i migliori costumi, per il miglior trucco e per la miglior scenografia. Quest’ultimo assegnato alla ‘nostra’ Milena Canonero, che ha vinto il suo quarto Oscar. Sintetica nel ringraziamento al momento di ricevere la statuetta, la torinese ha ringraziato Wes Anderson, per questo e per i film precedenti con cui hanno collaborato insieme, Life Acquatic e Darjeeling Limited. “Sei come un direttore d’orchestra, un compositore, sei la nostra fonte di ispirazione“. A proposito di parole espresse sul palco, molto sentite sono state quelle della stessa Patricia Arquette, che, al momento di ritirare il premio, si è concentrata sui diritti delle donne. “È tempo che per le donne si inizi a parlare di stessi diritti e di uguale paga sul lavoro. Noi americani ci battiamo per i diritti civili nel mondo ma trascuriamo un problema di casa nostra. E’ un grosso problema, è tempo per le donne di farsi sentire. Abbiamo bisogno di una legge federale che ristabilisca i nostri diritti“. Toccante il discorso dello sceneggiatore di Imitation game, Graham Moore che a soli 31 anni ha ottenuto un Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. Graham è gay come Alan Turing il matematico che riuscì a decifrare il codice nazista Enigma ma che dopo la guerra fu condannato a causa della sua omosessualità. “A 16 anni ho tentato di uccidermi perché mi sentivo strano e diverso. Ora sono qui, anche per Alan Turing che non ha avuto possibilità di salire su un palco come questo a far sentire la sua voce. Dico ai ragazzi come me: non vergognatevi di essere diversi e fate sentire la vostra voce, passate il messaggio perché a nessuno venga in mente di tentare il suicidio per la sua diversità“. Tornando ai premi, l’Oscar per il miglior attore non protagonista è andato a J.K. Simmons per “Whiplash”. Il polacco “Ida” è stato giustamente premiato come miglior film straniero. Frances Hannon e Mark Coulier hanno, invece, ottenuto la statuetta per il miglior trucco per “Grand Budapest Hotel”. Tra gli ‘sconfitti’ della serata anche anche “American Sniper”, il film di Clint Eastwood che racconta la guerra in Iraq portando sullo schermo la storia vera del più letale cecchino d’America. Ha ottenuto solo la statuetta per il sound editing. Coinvolgente, infine, la conduzione di Neil Patrick Harris. L’attore, divenuto famoso per la sua interpretazione nel telefilm ‘How I met Your Mother’, non si è mostrato di certo timido alla sua prima conduzione della manifestazione. Ha coinvolto gli attori in sala con battute e gag, finendo anche per rimanere letteralmente in mutande, suscitando l’ilarità e gli applausi del pubblico in sala.
MIGLIOR FILM: Birdman
MIGLIOR REGIA: Alejandro González Iñárritu
MIGLIOR ATTORE: Eddie Redmayne
MIGLIOR ATTRICE: Julianne Moore
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: J.K. Simmons
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA: Patricia Arquette
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE: Birdman
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE: The Imitation Game
MIGLIOR FILM STRANIERO: Ida (Polonia)
MIGLIOR FILM ANIMAZIONE: Big Hero 6
MIGLIOR FOTOGRAFIA: Birdman
MIGLIOR SCENOGRAFIA: Grand Budapest Hotel
MIGLIOR MONTAGGIO: Whiplash
MIGLIOR COLONNA SONORA: Grand Budapest Hotel
MIGLIOR CANZONE: “Glory” da “Selma”
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI: Interstellar
MIGLIOR SONORO: American Sniper
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO: Whiplash
MIGLIOR COSTUMI: Milena Canonero (Grand Budapest Hotel)
MIGLIOR TRUCCO: Grand Budapest Hotel
MIGLIOR DOCUMENTARIO: CitizenFour
MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO: Crisis Hotline: Veterans Press 1
MIGLIOR CORTO: The Phone Call
MIGLIOR CORTO D’ANIMAZIONE: Feast
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