Ospedale Cardarelli, premi per medici che scelgono il pronto soccorso

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Folla al pronto soccorso, stop ricoveri al Cardarelli

Antonio D’Amore, direttore generale dell’ospedale Cardarelli di Napoli, fa il punto sui problemi del pronto soccorso del nosocomio.

“Domani il Cardarelli ospita la discussione nazionale sui problemi del pronto soccorso in tutta Italia. Noi ora lavoriamo per migliorare il reparto, e stiamo facendo scounting nei reparti per trasferire qui alcuni medici, attraverso la premialità per performance”. Così Antonio D’Amore, direttore generale dell’ospedale più grande di Napoli, fa il punto sui problemi del pronto soccorso nell’ospedale che dirige dall’inizio di agosto.

“I medici dell’emergenza – spiega D’Amore – guadagnano meno dei colleghi perché non possono fare medicina autonoma e affrontano continuamente pazienti gravi. Al Cardarelli erano 35 un anno fa, poi andati via in 10, scegliendo altre strade, quindi ora ne abbiamo solo 25. Bisogna affrontare l’aumento dello stipendio ma intanto abbiamo delle premialità e stiamo compiendo questo percorso in accordo con i sindacati”. Sul tema si parlerà domani nel convegno promosso dalla “Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere” (FIASO) dal titolo: “Emergenza-Urgenza, criticità attuali e soluzioni a breve e medio-lungo termine”, in programma al Cardarelli.

D’Amore fa anche il punto sulle lunghe code per pagare i ticket e prenotare le visite al Cardarelli: “Andammo a controllare – ha detto – e in effetti erano completamente fermi i totem, mentre una parte del personale un po’ ‘disperso’ nell’ambiente della zona. Siamo intervenuti e ora sembra che le lunghe file non ci siano più. Ora sono ripartiti i totem rotti da sette mesi rotti e abbiamo potenziato lo sportello, poi partiamo con la prenotazione anche nei singoli padiglioni, mettendo casse automatiche nei diversi edifici dell’ospedale”.