Nonostante la presenza all’interno dell’Ospedale san Gennaro di reparti all’avanguardia e del recentissimo reparto di Ostetricia e Ginecologia sono ancora molte le carenze della struttura:sporcizia e fatiscenza. Una intera ala – circa tre piani – giace completamente abbandonata a causa del trasferimento dei reparti in altri ospedali di Napoli in attesa dell’apertura dell’Ospedale del mare. Il risultato di questo trasferimento è sotto gli occhi di tutti: le mura sono imbrattate da scritte e da graffiti lasciati dai ragazzi del quartiere che qui hanno libero accesso, gli intonaci sono in fatiscenza, la sporcizia e la polvere regna sovrana e i fili elettrici sono pericolosamente esposti.
Contro lo scempio che si consuma quotidianamente ai danni di una struttura che è stata trasformata in ospedale sin dal 1462 si è scagliata la municipalità che ha lanciato una proposta all’Asl. Trasformare – questa è l’intenzione – una parte dei locali attualmente inutilizzati in centri sociali e in strutture assistenziali per le mamme del quartiere. «Fa male – dichiara Giuliana di Sarno – che in tempi di ottimizzazione delle risorse da parte delle aziende sanitarie ci siano circa 50 locali non utilizzati, alcuni dei quali in condizioni veramente pietose. La nostra proposta – continua – è quella di raggiungere un obbiettivo che ci siamo sempre posti e, cioè, realizzare il dualismo tra assistenza sanitaria e assistenza sociale». Rincara la dose il vicepresidente Rapone: «i nostri cittadini non possono andare in giro per la città quando hanno bisogno di un ospedale – dichiara – per questo è necessario riappropriarsi degli spazi e renderli fruibili al pubblico. Noi come municipalità – conclude – vogliamo fare gli interessi di quanti ci hanno votato perché crediamo che questo sia il senso del nostro mandato».