A 17 anni scopre di avere la leucemia. Pur provata dalle chemioterapie frequenta le lezioni in Dad, al quarto anno di un istituto superiore di Ottaviano (Napoli), chiedendo però di non accendere la telecamera. Ma il preside, nello scorso mese di febbraio, interviene durante la lezione e la rimprovera. Episodio finito al centro – come racconta il quotidiano Metropolis – di un esposto dei familiari della ragazza al ministero dell’Istruzione e alla direzione scolastica regionale.
Secondo quanto raccontato nell’esposto dall’avvocato Maria Spina, che rappresenta la famiglia, il dirigente scolastico è intervenuto durante una lezione a distanza per verificare il corretto comportamento degli alunni e, malgrado fosse informato della situazione di salute della 17enne, le ha chiesto di uscire dalla piattaforma perché le regole prevedono l’accensione della telecamera: “Io non posso sapere se lei attualmente si trova al bar o realmente a casa” sono le parole del preside citate dal legale.
“Il dirigente scolastico – scrive l’avvocato Maria Spina che sta seguendo il caso – ha disatteso le più elementari norme alla base della comunità scuola che prima di tutto ha il dovere dell’accoglienza e la funzione di sostenere un processo di adattamento della giovane alla nuova condizione di vita”. L’esposto è stato inviato oltre un mese fa e finora non ha ricevuto risposta.
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