Ouverture! Una festa per il ritorno a teatro

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Lunedì 11 ottobre in Piazza Eduardo De Filippo e al Teatro San Ferdinando, l’evento Ouverture!

Il Teatro di Napoli-Teatro Nazionale in vista della riapertura dei suoi teatri – il San Ferdinando il 12 ottobre, il Ridotto il 14 ottobre e il Mercadante il 20 ottobre – saluta il via alla sua nuova Stagione e del teatro tutto, lunedì 11 ottobre alle 21.00 in Piazza Eduardo De Filippo e al Teatro San Ferdinando con l’evento Ouverture! Una festa per il ritorno a teatro.

Un appuntamento condiviso con gli artisti protagonisti dei cartelloni della Stagione, con i cittadini del quartiere che accoglie il San Ferdinando, con gli operatori teatrali, della città.

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Dopo il lungo periodo di silenzio imposto dalla pandemia, il teatro, i teatri, riaprono le loro sale al pubblico e i loro palcoscenici agli artisti. Tutto questo merita di essere sottolineato, merita una festa; un rendez-vous della città per un grande brindisi, per il taglio simbolico del “nastro della ripartenza”.

La serata inizierà alle 20.45 da Via Foria, dalla sede dello spazio ZTL/Zurzolo Teatro Live, una scuola di Musica diretta da Marco Zurzolo destinata ad adolescenti e ragazzi, “per aggiungere – si legge nelle linee guida dello spazio – un tassello al recupero sociale della città e di creare una occasione per i giovani”. Da qui Zurzolo e la sua Banda, suonando, raggiungeranno Piazza Eduardo De Filippo e il Teatro San Ferdinando, accolti dal pubblico, dagli artisti e dagli operatori presenti per la serata di festa.

La facciata del San Ferdinando si animerà di luci e di immagini grazie al video mapping a cura di Alessandro Papa e Mariano Soria: un succedersi suggestivo dei volti e delle voci dei “padroni di casa”, ovvero di Eduardo e Luca De Filippo, e dove si vedrà anche un estratto del documentario, dagli archivi della Rai, dell’apertura della prima Stagione del Teatro San Ferdinando del 22 gennaio 1954.

In un gesto simbolico che guarda al futuro del teatro e alle nuove generazioni di artisti, saranno i giovani attori della Scuola del Teatro di Napoli, appena diplomati, ad aprire le porte del Teatro, per consentire nel rispetto dei protocolli sanitari anti Covid, l’ingresso al foyer del teatro, dove è allestita l’opera scultorea di Michelangelo FornaroImpermanenza, legata alle rappresentazioni dal 12 al 17 ottobre dello spettacolo Hospes, -Itis con la regia di Davide Iodice, che inaugurerà la Stagione 2021/2022 del teatro di Piazza Eduardo De Filippo.

Il pubblico e gli ospiti entreranno a gruppi contingentati, previa esibizione del “green pass”, nel rispetto dei presidi sanitari previsti.

La Bandita Bagnoli – Banda MVM di Marco Zurzolo è composta dai musicisti Marco Zurzolo, Alessandro Tedesco,  Gabriella Grossi, Giuseppe Giroffi, Massimo Castagnini, Angelo Cioffi, Matteo Franza, Giuseppe Fiscale, Vittorio Riva, Tonino Mambelli. 

La Banda MVM nasce dalla ricerca musicale del Maestro Marco Zurzolo sulla musica popolare, basata sulla fusione di suoni e linguaggi diversi che variano dal jazz alla musica popolare napoletana, balcanica e del Mediterraneo.

Il progetto trae le sue radici dal profondo amore per la città di Napoli e dalla volontà di rivalutarne il territorio attraverso la musica, l’arte e attraverso il racconto e la conoscenza della sua storia, della sua cultura e dei suoi suoni che sono il frutto dell’incontro e della fusione con le altre civiltà che hanno contribuito a crearla.

Ed è da questa indovinata fusione dei ritmi e delle sonorità della musica tradizionale di questi paesi che inizia il viaggio della Banda MVM.

Un viaggio che parte da Bagnoli, il quartiere natale del Maestro Zurzolo, luogo simbolo di grande bellezza e fermento artistico, deturpato negli anni dalle azioni scellerate dell’uomo, che diventa oggi la pietra angolare del progetto della Banda MVM, che ha come obiettivo quello di attraversare l’Italia, annunciando con la musica, la voglia di rinascita.

Un viaggio concreto, fattivo, dai colori accesi. Un viaggio musicale fatto di amore: amore per la musica, amore per la tradizione, amore per l’umanità che attraverso la bellezza riscatta se stessa e torna a vivere la propria terra con orgoglio e consapevolezza.

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