Paesaggi interrotti è il titolo della mostra personale di Lucio Salzano in esposizione a Palazzo Venezia dal 15 al 21 ottobre
di Marina Topa
Lucio Salzano spiega così la scelta del titolo della sua mostra :« Paesaggi interrotti è quando l’orizzonte si allontana dalla propria esperienza, quando la libertà delle persone non è più piena, un black out che tutti abbiamo vissuto e che io in qualche modo inconsciamente ho trasposto nelle mie ultime opere oniriche»
L’esposizione sarà visitabile nelle sale dello storico Palazzo Venezia – in via Benedetto Croce, 19 – dalle ore 17 di giovedì 15 fino a mercoledì 21 ottobre 2020.
Durante i primi quattro giorni, alle ore 19, sarà anche riproposta la performance Poetic Juke Box ideata e diretta dallo stesso Salzano, con Antonella Monetti, le musiche originali sono composte ed eseguite da Antonio Onorato, in una versione ART in cui fungerà da scenografia la video-proiezione delle opere dell’artista che ha dichiarato: «Ho sempre considerato l’arte come un linguaggio che conosce steccati e che al contrario si nutre della contaminazione tra i diversi tipi di linguaggio. Già nei miei spettacoli teatrali ho sempre utilizzato immagine, musica, parola e movimento come elementi che nell’insieme costruiscono un’unica esperienza artistica ».
Lucio Salzano è un artista poliedrico che si è sempre mosso con disinvoltura tra i diversi linguaggi dell’espressione artistica: dagli anni ’80 iniziò nell’ambito teatrale dove si è proposto come regista, e attore e solo negli ultimi anni si è dedicato all’espressione nel linguaggio visivo che si serve anche della punta del pastello ad olio con tecnica mista su cartone e masonite. Tra le opere esposte ve ne sono diverse inedite ma c’è anche “Le dimensioni dell’arte live experience “ che ha regalato una grande soddisfazione al suo autore in quanto è già stata apprezzata da oltre 200.000 spettatori ed è in acquisizione temporanea, da settembre 2018, presso il Museo Nazionale di San Martino. Inoltre quest’opera è stata realizzata live durante la performance di apertura della personale di Salzano “Segni nella Certosa“. Insieme a lui c’era l’ amico e musicista Antonio Onorato, con il quale hanno collaborato in molte occasioni, che lo ha accompagnato con la musica della sua breath guitar.
La scelta del pastello ad olio, una tecnica abbastanza in disuso, e l’uso di materiali semplici anche nei supporti (carta povera, cartone, masonite) è motivata dal desiderio dell’artista di recuperare l’antico per vivere il contemporaneo.
Orari: lunedì-domenica dalle 10.30-13.30 e 15.30-19.00 (i giorni 15, 16, 17 e 18 ottobre con prolungamento fino alle 21)
Alla performance Poetic Juke Box Art, dal 15 al 18 ottobre, si accede uno spettatore alla volta, previa prenotazione obbligatoria al seguente numero: 081 552 87 39