La quarta serata degli “incontri ravvicinati” organizzati durante la XII edizione del Napoli Film Festival che si svolge all’interno della splendida location di Castel Sant’Elmo vede protagonista uno dei più importanti e innovativi registi del cinema italiano: Paolo Sorrentino. Il regista napoletano autore di film come “L’uomo in più” (2001) “Le conseguenze dell’amore” (2004), “Il divo” (2008) intervistato dal giornalista Antonio Monda commenta 5 frammenti di film che l’hanno colpito particolarmente e a cui si è ispirato durante la sua carriera. Nell’Auditorium scorrono le immagini di “8 ½” (1963) di Federico Fellini, “Toro scatenato” (1980) di Martin Scorsese, “Non è un paese per vecchi” (2007) dei fratelli Ethan e Joel Cohen, “Voglia di tenerezza” (1983) di James L. Brooks e Il cacciatore (1978) di Michael Cimmino. Sorrentino analizza le scene e racconta gli elementi cinematografici e gli aneddoti più interessanti dei frammenti proiettati. Dalle parole di Sorrentino traspare la passione per Martin Scorsese e per i suoi film e non si vergogna ad affermare di aver “scopiazzato” il regista italo americano in più occasioni all’inizio della sua carriera.
Video ed articolo di Marco Rossano
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