Poco dopo la fumata bianca, l’annuncio del Protodiacono Jean-Louis Tauran ha rivelato l’eletto: Jorge Mario Bergoglio, un gesuita, che ha scelto il nome pontificale di Francesco.
Una rivoluzione, molti hanno pensato, e non solo perché è il primo Papa che si è attribuito tale nome, ma anche perché tale scelta ha un significato, quello di una rottura con il passato, con un eurocentrismo, segnale importante che apre il Pontificato del 266.mo Vicario di Cristo, uomo del “Nuovo Mondo”, Papa Francesco è infatti nato a Buenos Aires e compirà 77 anni il prossimo 17 dicembre.
È il Papa “della prima volta”, primo dell’ordine dei gesuiti ad essere eletto al soglio di Pietro e primo sudamericano, primo a scegliere il nome di Francesco, che sia questo un segno importante di un nuovo inizio?
Sangue italiano scorre nelle vene del nuovo Papa, nasce infatti da una famiglia di origine piemontese, proveniente da località Bricco Marmorito di Portocomaro Stazione, frazione di Asti.
Ha studiato come perito chimico, poi dopo aver lavorato per qualche anno, ha scelto di entrare in seminario, quello di Villa Devoto, poi nel 1958 è passato al noviziato della Compagnia di Gesù, ha conseguito la laurea in filosofia presso la Facoltà di Filosofia del collegio massimo San Josè di San Miguel. Dal 1964 ha insegnato per tre anni letteratura e psicologia nei collegi di Santa Fe e Buenos Aires, poi il 13 dicembre 1969 all’età di 33 anni è stato ordinato sacerdote.
Un altro passaggio importante nella vita di Papa Francesco è offerto dall’incontro con Papa Giovanni Paolo II, che lo ha nominato prima vescovo titolare di Auca e ausiliare di Buenos Aires il 20 maggio del 1992, poi nel Concistoro del 21 febbraio 2001 lo ha creato e pubblicato cardinale.
Papa Francesco è considerato un riformatore, attento agli “Ultimi”, definito da Obama come il “paladino dei poveri”, in occasione della sua nomina a cardinale ha chiesto ai fedeli di non raggiungerlo a Roma ma di destinare ad opere di carità i soldi che sarebbero serviti per affrontare il viaggio.
Le premesse sono incoraggianti, è un gesuita, ordine particolarmente impegnato nelle missioni e nell’educazione, ma anche vicino a San Francesco e all’ordine dei Frati Minori.
Una piccola curiosità: l’ordine dei gesuiti fondato da Ignazio di Loyola nel 1534, pur essendo un ordine molto potente non ha mai espresso un Papa, forse non a caso. Infatti la Compagnia di Gesù ha una gerarchia molto strutturata con in testa un preposito generale, eletto a vita dalla Congregazione Generale dell’ordine, tradizionalmente conosciuto come il “Generale” o “Papa Nero”, per l’influsso da sempre esercitato dai gesuiti all’interno della Chiesa. Il potere che ne consegue è stato da sempre mitigato da un legame speciale che lega i gesuiti al Papa con un voto particolare di obbedienza.
Si è quindi avverata la profezia del “Papa Nero”, l’ultimo Papa, prima dell’Apocalisse, attribuita secondo alcune fonti a Nostradamus, secondo altre a Malachia?
E se il Papa Nero, che viene dal Nuovo Mondo, ma che ha origini legate al vecchio continente, segnasse la fine di un vecchio sistema malato, inaugurando l’inizio di una nuova era?
Diego De Vellis
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