Ci saranno un bambino e un anziano ad accogliere sabato il Papa a Napoli, quando il Santo Padre arriverà alla Rotonda Diaz, alla fine della sua giornata partenopea. Lo prenderanno per mano e lo porteranno sul palco, a nome di tutti i giovani, gli anziani, i bambini e le famiglie che saranno presenti all’evento. Tra questi, un giovane, una signora di 94 anni e una coppia, potranno interagire con Papa Francesco, ponendogli tre domande.
Alla Rotonda Diaz ad attendere il Papa anche 150 bambini diversamente abili. Sono previsti anche momenti musicali con 350 giovani musicisti del progetto “Canta, suona e cammina” che si sviluppa in sette parrocchie delle periferie di Napoli in cui si insegna ai giovani a suonare uno strumento musicale. I giovani suoneranno anche alla presenza del Papa tre brani e poi, quando lascerà la piazza, lo saluteranno eseguendo ‘O sole mio.
“Non presentiamo una chiesa delle doglianze e di giovani vittime che si lamentano sulla condizione di Napoli, ma ragazzi che nelle loro realtà sono impegnati per il bene comune e sono sentinelle di speranza. Giovani del coraggio e dell’impegno”. Le parole di don Pasquale Incoronato, responsabile della pastorale giovanile.
L’arrivo del Santo Padre alla Rotonda Diaz sarà anticipato anche da una lunga riflessione su tre temi importanti: fame di pane, di giustizia e di futuro. “Abbiamo preso spunto dalla sottolineatura dell’arcivescovo di Napoli, Cardinale Sepe, sulla necessità di dare da mangiare agli affamati”. Ha spiegato don Pasquale, che ha proseguito ricordando come i temi saranno trattati fin dalle 15:30. Molto prima dell’arrivo del Pontefice. “Un momento che abbiamo chiamato ‘Quelli che aspettano il Papa’ e che durerà fino alle 17 con musica e dialoghi su tre temi: fame di pane che è anche la mancanza lavoro; fame di giustizia che è anche voglia di legalità; e fame di futuro. Ognuno dei tre momenti sarà introdotto da un breve video di circa un minuto e mezzo, uno spot che aprirà poi alle testimonianze dal palco”.
Si comincia con i giovani che racconteranno la loro esperienza nel portare il cibo caldo ai senza fissa dimora, poi toccherà, sul tema della giustizia, a una famiglia che parlerà della propria esperienza di adozione difficile. Infine per la “fame di futuro”, salirà sul palco Vincenzo Spadafora, garante dell’Autorità nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, accompagnato da sette bambini.
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