Pareti colorate al Pascale, la gioia dei pazienti: “Colori segno di vita”

0
229

La splendida iniziativa ha trovato il consenso di personale sanitario e pazienti

Personale sanitario e pazienti dell’Istituto tumori di Napoli Pascale apprezzano l’iniziativa di colorare le pareti della struttura ospedaliera. Tanti i selfie che vengono scattati posizionandosi davanti a quello che ormai è chiamato ‘Il muro delle stelle‘ in cui tra stelle e fuochi d’artificio sono raffigurati anche i volti di alcune dottoresse della struttura. ”Questa iniziativa è bellissima”, dice Valentina Carlino, paziente della psiconcologia. Opinione condivisa da Maria Raiano, una vita passata in ospedale come infermiera prima al Cardarelli e poi al Santobono e ora da paziente al Pascale, secondo cui ”ci voleva un po’ di colore perché la tristezza ce la portiamo noi da casa e qui vogliamo solo i colori perché sono segno di vita”. Sulla parete grande della sala d’attesa campeggiano 14 pannelli con i volti di dottoresse e infermiere del Pascale raffigurati tra stelle e fuochi d’artificio stanno a ricordare che l’ospedale non è solo un luogo di dolore ma anche un luogo fatto di persone.

A colorare la sala d’attesa, oltre ai pannelli, ci sono anche altri dipinti, un murales e due quadri donati dall’architetto Alessandro Ciambrone e un Vesuvio che spacca il virus realizzato dal Gennaro Regina, che donerà anche un’altra sua opera al Pascale. Ed è proprio grazie alla solidarietà di Ciambrone e Regina che è partito un mese fa il bando ‘Adotta una parete del Pascale’, con l’invito ad artisti professionisti e non di donare un loro dipinto per colorare le pareti del più grande polo oncologico del Mezzogiorno. Un bando che continua a raccogliere consensi: centinaia le proposte che continuano ad arrivare da ogni parte d’Italia sul sito dell’Istituto oncologico tra cui anche la proposta dell’Acto di coinvolgere i pazienti oncologici nella fluid painting. ”Con il coinvolgimento dei pazienti – dice il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchiquesta idea raggiunge la sua dimensione ideale e ci piacerebbe se anche altre associazioni di pazienti potessero partecipare’‘.