Il presidente Mauriello: “Non cerchiamo la ribalta, vogliamo solo un Paese competente e meritocratico”
Meritocrazia Italia, associazione culturale nata un anno e mezzo, ha portato a termine il suo secondo Congresso nazionale, tenutosi a Sorrento. La mission dell’associazione è sempre stata l’aggregare cittadini di tutte le realtà per dare una svolta al Paese portando proposte concrete.
“Ognuno deve fare la propria parte per questo Paese. Siamo 2803 iscritti. Abbiamo coordinamenti in quasi tutte le Regioni, tranne in Valle d’Aosta e in Trentino Alto Adige. Il congresso si è occupato di inclusione, tutela dell’ambiente, giovani e di ‘prodotto interno umano’, in sostituzione al prodotto interno lordo. Abbiamo anche votato per la prima volta una mozione di natura politica, dando indicazione ai nostri associati di votare No al referendum costituzionale. Ai cittadini si stanno dando solo false promesse. Si trovano a votare una riforma che non ha alcun tipo di soluzione d’interesse per la crisi istituzionale dell’Italia“. Lo dice all’Adnkronos il presidente nazionale di Meritocrazia Italia, Walter Mauriello.
Da Sorrento Meritocrazia Italia ha voluto assumere una linea politica, anche se post ideologica: “Noi andiamo sulla concretezza, ma siamo differenti da M5S. Troviamo soluzioni alle problematiche, a prescindere se uno è di destra o di sinistra“.
“Noi siamo un’associazione ma il seguito che stiamo avendo, sia in presenza che sui social (dove abbiamo raggiunto 130 mila utenze in diretta), fa propendere verso una ‘scesa in campo’, -sottolinea Mauriello-. I cittadini sono sacri, non cerchiamo la ribalta, vogliamo portare il logo al governo, perché siamo convinti che in Italia serva la meritocrazia e quindi le competenza, non solo quella da 110 e Lode“, conclude Mauriello.