I manifestanti al Rione Traiano: “Intervenga il Presidente della Repubblica”

"Giustizia, giustizia", l'unico slogan dei manifestanti. La madre di Davide in testa al corteo

0
881

Sono oltre cinquecento le persone in questo momento (ore 16:48), nonostante il temporale, che stanno partecipando al corteo partito  dalla rotonda Cinthia per protestare contro l’uccisione, a Napoli, del 17enne Davide Bifulco da parte di un carabiniere. In testa al corteo c’è la madre di Davide, accompagnata da alcuni parenti e  amiche di famiglia. Poi vi sono delle donne vestite di bianco con i loro bambini. Si canta un unico slogan: “Giustizia, giustizia».

La rabbia di Flora, la madre di Davide e di Tommaso, il fratello

Deve marcire in carcere, non deve avere un’ombra di pace per tutta la vita”, sono le parole di rabbia e dolore pronunciate dalla madre di Davide. Anche Tommaso, il fratello di Davide, urla sdegnato: “Dovrebbero proteggerci dai delinquenti, ma sono proprio loro i delinquenti!”. La tentazione di farsi giustizia da soli è forte: “Lasciatecelo solo dieci minuti, quel carabiniere, ci pensiamo noi“:

Gli striscioni e le scritte

Il corteo è aperto da uno striscione con la scritta: “Resti nel cuore di chi non dimentica. Verità e giustizia“. Numerose le scritte sui muri lungo le strade del corteo, quasi tutte contro le forze dell’ordine, ma anche: “Giustizia“, “Davide vive“.

“Intervenga Napolitano”

I manifestanti chiedono al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di farsi garante che sia fatta effettivamente giustizia e non vi siano coperture e depistaggi da parte delle istituzioni coinvolte nelle indagini: “Intervenga Napolitano, il carabiniere che ha ucciso Davide deve essere processato immediatamente, vogliamo giustizia».

Il Rione Traiano invita anche Luigi De Magistris

Gli abitanti della zona chiedono anche al Sindaco di Napoli Luigi De Magistris a venire di persona a rendersi conto della situazione. Il sindaco ha telefonato stamattina alla madre di Davide e le ha promesso che farà tutto quanto in suo potere perché le indagini siano veloci ed obiettive.