Nell’anno del centenario della sua nascita, l’Ateneo ha scelto di dedicare un giornata di studi alla parabola intellettuale, artistica e umana di Pier Paolo Pasolini
“Nella travolgente parabola intellettuale, artistica e umana di Pier Paolo Pasolini l’amore appassionato per l’Italia, la sua storia, la sua unicità rappresenta una stella polare costante”. Così lo storico Eugenio Capozzi, professore ordinario di Storia contemporanea nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, presenta la giornata di studi che l’Ateneo ha scelto di dedicare giovedì prossimo, 20 ottobre a partire dalle 10, a Pier Paolo Pasolini (1922-1975) nell’anno del centenario della sua nascita.
Per celebrare l’eclettismo culturale di uno dei più apprezzati intellettuali del Novecento l’Università, con il patrocino del Comitato Nazionale per il Centenario della nascita, ha pensato, rileva una nota, “ad una giornata di studi multidisciplinare che proverà a ricostruire il sentimento identitario nazionale di Pasolini dalle diverse angolazioni in cui si è dispiegata la sua produzione artistica e culturale”.
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“In ogni aspetto naturale, sociale, artistico, letterario dell’Italia – evidenzia Capozzi – Pasolini ha cercato avidamente l’eredità di quella cultura contadina e popolare che voleva salvare dalla distruzione ad opera della società di massa e ritrovava nei borghi diroccati così come nelle borgate e periferie delle metropoli. La giornata di studi, riprendendo la storica citazione (“questa è l’Italia e non è questa l’Italia”) della sua poesia ‘L’umile Italia’, punta ad evidenziare alcuni nuclei fondamentali in cui quella passione prende forma nell’opera pasoliniana, tra poesia, narrativa, cinema, teatro, scritti critici e politici”.