Pasticceria esplicita: Educazione sessuale? Si insegna con i dolci

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Pasticceria esplicita: Educazione sessuale? Si insegna con i dolci

La passione, l’eros … istinti che la natura ha voluto donarci ma di cui spesso non ne facciamo un buon uso, un uso appropriato diciamo … E questo perché? Beh, io direi perché non viene dato un insegnamento corretto direi! Seppur siamo ormai avviati verso un progresso sempre più evidente sotto vari punti di vista, la sessualità è ancora prigioniera di fortissimi tabù. Mi baso su dati oggettivi: il 40% dei giovani guarda in rete immagini o video a sfondo erotico, il 22% ha avuto rapporti sessuali con persone conosciute in chat, il 14% manda in rete proprie foto di nudo … una situazione che, dobbiamo dirlo, sta sfuggendo al controllo di tutti i parental control e applicazioni connesse. La sessualità stimola quella che è la curiosità umana, spesso causa tabù ancora esistenti nella nostra società, si cercano informazioni in rete, ci si incuriosisce, ma si prendono informazioni forse sbagliate: il dialogo con i propri genitori è spesso messo al bando dai giovani! Ecco, nonostante il web sia ormai la “fonte si sapere per eccellenza”, molti giovani risultano ancora ignoranti in materia, e in molti non hanno ancora ben chiara la propria sessualità, o magari l’avrebbero anche, ma causa tabù vari e vergogna, non la esplicitano. In questo bisognerebbe credo appoggiarsi e farsi aiutare da un’approfondita conoscenza della materia, con il supporto di esperti, ma a quanto pare in Italia l’educazione sessuale è un tema che scandalizza e divide ancora, è affidata alle sole singole iniziative degli istituti con il rischio ( concreto ) di risultare frammentaria e disomogenea.

E veniamo a noi, al focus sul tema di oggi. Parliamo della Pasticceria Esplicita, progetto di ELIO Intimate Project di Faenza ad opera di Maura Sarcona! Un progetto attraverso cui insegnare l’educazione sessuale a scuola. In cosa consiste? Semplice, far assaggiare agli studenti prodotti dolciari dalla forma anatomica intima per iniziare un dibattito in materia. Proprio così, Maura, diplomata come esperta in Educazione Sessuale presso l’A.I.S.P.A. (Associazione Italiana Sessuologia Psicologia Applicata) di Milano, è riuscita a fondere narrativa illustrata, sensorialità e pasticceria per sconfiggere il muro dei tabù e parlare di sessualità a scuola. Devo dire che appena ho letto di questa notizia mi sono rallegrato, delle idee così interessanti meritano largo spazio tra i giovani! Mi soffermo a tal proposito con un pensiero che da settimane affligge la mia mente: a Napoli ha inaugurato da pochi mesi una pasticceria ( franchising, vari store sono già presenti in tutt’Italia e con un discreto successo ) che ha come caratteristica quella di proporre ai clienti dolci con la forma di organi genitali ( maschili e femminili ). Un qualcosa di simpatico credo, e soprattutto di coraggioso da parte degli imprenditori che hanno voluto metter su un’attività in un momento storico delicato come il nostro … eppure sono scoppiate subito delle polemiche da parte di una buona fetta dei cittadini, polemiche dettate da un bigottismo ormai anacronistico credo, siamo nel 2023! Addirittura si vogliono raccogliere firme per farlo chiudere! Personalmente non mi sembra di aver visto negli ultimi anni delle petizioni e/o firme contro la malavita che dilaga, o contro furti e rapine che aumentano giorno dopo giorno, o contro i rincari di luce, gas, benzina … e poi si raccolgono firme e petizioni per una semplice pasticceria tra l’altro presente in tutto il mondo??? Io vedo in quest’idea semplicemente un qualcosa di goliardico, un’idea business che può far divertire magari comitive di amici che vanno a comprare un dolcetto senza dover andare ad ubriacarsi o a fare cose non consone alla loro età ad esempio, tutto qui!

Pasticceria esplicita: Educazione sessuale? Si insegna con i dolci

Ho intervistato Maura per i lettori di RoadTv Italia, intervista che riporto in quest’articolo:

Una domanda secca, solo allapparenza banale: ma perchè il sesso è fonte di tabù?

Perché ancora c’è poca cultura intorno a questa tematica. La convinzione errata che la sessualità sia qualcosa di sporco, spaventoso, qualcosa da mantenere tacito è molto forte. È ancora comune pensare che meno si parla di questo argomento e più i giovan* siano al sicuro. L’educazione ricevuta durante l’infanzia, la scarsa informazione, la religione, la società, il poco tempo che si investe nel riflettere sul significato di sessualità influenzano questi tabù. Ad oggi tante persone fanno la differenza nel loro piccolo, ma la sessualità e l’educazione alla sessualità non vengono prese da molti abbastanza seriamente, e la mancanza di programmi stabili all’interno delle istituzioni scolastiche si sente prepotentemente, ed influisce sull’accrescimento di questo tabù.

 Un grande pregiudizio che ostacola lintroduzione delleducazione alla sessualità nelle scuole è lidea che se si parla a bambini e adolescenti di sesso, questi saranno più invogliati a sperimentarlo precocemente … Ma secondo te potrebbe essere mai possibile tutto questo?

Io credo che sia proprio il contrario. Più si parla di sessualità e più i bambin* e ragazz* diventeranno consapevoli del suo significato, dei rischi, dei benefici che ruotano intorno a questo tema, potranno creare valori e sviluppare un pensiero critico che li guiderà nel fare scelte consapevoli. La mancanza di dialogo ed informazione non metterà a tacere le domande dei nostri ragazz* e bambin*, ma anzi, li porterà a ricercare risposte da educatori inappropriati (ad esempio internet e la pornografia), rischiando di indirizzarli verso un reale pericolo. Educare alla sessualità significa accompagnare queste generazioni lungo la loro crescita, significa non lasciarli soli di fronte a cambiamenti fisici ed emotivi del tutto naturali. Questo tipo di educazione racchiude anche quella affettiva: riconoscere le proprie emozioni, imparare a sviluppare modi sani per incanalarle, capirle per poi proteggere noi stessi mettendo il proprio benessere psicofisico al primo posto. A me tutto questo non è stato insegnato, e so quanto è faticoso sviluppare positive skills in età adulta. Da adulti è molto più complesso scardinare concetti interiori sbagliati, e prevenire è un aiuto grandissimo in questo senso. Il silenzio mi ha lasciata sola, non mi ha protetta, mi ha portata a subire violenze fisiche ed emotive con la convinzione che fosse normale, mi ha portata ad affrontare tutta la mia crescita e sessualità in solitudine, incolpando me stessa di non andare bene così com’ero. La sessualità ci accompagna dalla nascita fino alla morte, perché non dovrebbe essere naturale parlarne?

Molto prima di avere una reale comprensione di cosa significhi essere omosessuale, i bambini ricevono un set dinformazioni eterosessiste che vengono codificate nella convinzione che un orientamento non eterosessuale sia qualcosa di sbagliato, innaturale e contrario alle norme del vivere comune. Ecco, sotto questo punto di vista come può essere daiuto una corretta educazione sessuale?

In questo senso l’educazione sessuale permette di scoprirsi sé stessi, con i propri bisogni, necessità, orientamenti, permettere di riconoscere gli individui come essere umani aventi diritto alla libertà, in piena pace con il mondo e la propria interiorità. L’educazione che si riceve dai media e dalla famiglia ha un ruolo importante. Spesso si tende a categorizzare i giochi, i colori, le predisposizioni. Come tutti notiamo, rosa è per le bambine e blu per i bambini; le bambole per le bambine, e le macchinine per i bambini… Tutto questo svela un terrore di sottofondo irrealistico. Imparare da tutto ciò che è a disposizione non porterà ad un tipo di orientamento piuttosto che ad un altro, categorizzare e creare credenze erronee non porterà verso un tipo di orientamento piuttosto che ad un altro. È perfettamente normale che ai bambin*, a tutti, piaccia giocare con TUTTI  i giocattoli e in svariati modi differenti, per loro è naturale, è un modo per imparare e scoprire, privarli di libertà e diversificazione sarebbe una grande mancanza per la loro crescita, la privazione di un grande arricchimento umano. Scegliere un’educazione priva di sessismo significa prevenire e sensibilizzare verso gravi problematiche legate alla nostra società: il sessismo appunto, la violenza di genere, il bullismo, la prepotenza, la violenza emotiva e fisica…

Maura parlaci un podi Pasticceria Esplicita!

La Pasticceria Esplicita è una parte molto importante del mio progetto. È ciò che mi permette di mettere la sessualità ad un livello accessibile a tutt*, rendendola meno spaventosa, divertente e giocosa. È l’aggancio che mi da la possibilità di affrontare tematiche sensibili, di innescare riflessioni profonde per dire a tutt* che la sessualità è importante e bisogna parlarne, è un’urgenza parlarne! È nata in collaborazione con l’amico Luca Rubicondo, pasticciere di professione e artista molto fantasioso. Luca produce per me i dolci utilizzati sia per insegnare, sia per lanciare un messaggio positivo! Ho pensato che, vista la difficoltà nell’affrontare l’argomento, questo mezzo potesse aiutare predisponendo alla leggerezza e alla risata, ma riflettendo su quanto sia una cosa molto seria, proprio come il cibo. Parliamo di un mezzo universale, una lingua che tutti conosciamo, quindi perché non utilizzarla per sensibilizzare ed educare le persone?

 Avete riscontrato difficoltà o ritrosia nei giovani a rispondere a domande sulla sessualità?

Inizialmente può esserci un pò di imbarazzo, sono tematiche intime e parlarne apertamente come faccio io, non è semplice per tutte le persone. Una volta che si è rotto il ghiaccio, e questo lo faccio attraverso i dolci e il gioco, i ragazz* si aprono e inizio a notare quanta solitudine ci sia nella scoperta di sé stessi e quanto abbiano bisogno di una direzione autorevole, positiva e sana. I giovani dimostrano di avere tanto interesse verso la tematica, tanta necessità di qualcuno che li guidi, di qualcuno che gli mostri cosa è tossico, cos’è la violenza, in che modo possono proteggersi, in che modo possono stare bene con sé stess* e di conseguenza con le altre persone, cosa succede al loro corpo e alle loro emozioni. È doveroso non lasciarli soli e loro dimostrano di averne bisogno costantemente.

 Perché fa ancora scandalo vedere un dolcetto a forma di genitali?

Credo sia sempre per i motivi di cui ho parlato prima e per il fatto che spesso la sessualità viene associata solo alla pornografia (due cose ben distinte). Le persone non sono abituate a vedere forme esplicite perché ritengono questo pericoloso e non normale. Una vulva o un pene non sono parti del corpo come lo sono una gamba e un braccio? Fanno parte di noi e creare dolci che le rappresentano non significa incitare le persone a non proteggere ciò che di più intimo possiedono, a fare sesso libero e inconsapevole, ma proprio il contrario. Che male c’è a voler far riflettere le persone per aiutarle a proteggersi?

 Quali sono i progetti futuri di Elio Intimate Project?

I miei progetti futuri sono riuscire ad arrivare a più persone possibile. Aumentare le lezioni nelle scuole e dedicarmi a lungo alla formazione degli adulti. Se si fa capire l’importanza dell’educazione alla sessualità, affettività e consapevolezza corporea e in che modo poterne parlare ai più piccol*, genitori e insegnanti si sentiranno meno al buio e riusciranno maggiormente ad accompagnare in questo percorso di vita. Ho iniziato da poco la formazione rivolta agli educatori ed educatrici e questo mi rende molto orgogliosa e speranzosa. Da poco ho anche intrapreso un nuovo progetto, assieme ai ragazzi delle medie dedicato a Tik Tok: il canale di Elio Intimate Project dedicato a questo social è rivolto ad adolescenti e preadolescenti soltanto. Insieme creiamo i contenuti e offriamo informazioni valide e scientifiche. Tik Tok è un social molto pericoloso se usato inconsapevolmente ed offrire ai giovani un profilo autentico che parli di sessualità in modo positivo è un metodo per raggiungere più persone stando al passo con i tempi, con le loro necessità, con l’unico intento di avvicinarsi e di far si che non si perdano. Coinvolgere i ragazz* nella creazione dei contenuti permette di educare utilizzando un canale quotidiano per loro, li rende parte di un progetto e questo permette che siano più coinvolti e interessati alla tematica, permette di spargere la voce ad altri coetanei e crea un luogo sicuro a cui i giovani possono rivolgersi in momenti di difficoltà. Il progetto è appena nato ed è in divenire, stiamo lavorando per creare uno spazio di crescita e riflessione serio ma divertente, come lo è Elio.

 Qual’è la differenza di ruolo fra la scuola e la famiglia nel trasmettere l’educazione sessuale?

Entrambe le realtà sono fondamentali per i ragazz* e i bambin*. La scuola offre un valido supporto di crescita e può accompagnare anche la famiglia quando si trova in difficoltà. La famiglia è il luogo primario di apprendimento, in questo contesto fornisce una prima visone di ciò che significa modello maschile e femminile, quali sono le modalità di entrare in relazione, quale importanza dare al proprio corpo, al proprio piacere e alle emozioni, quanto è importante il contatto fisico ed emotivo. Ogni proposta che arriva dal genitore è fonte di esempio e insegnamento per i ragazz* e stabilisce la base del benessere e dello sviluppo psico-sessuale di ogni persona. Gli insegnant* invece possono fare la differenza, posso essere punti di riferimento sani e non giudicanti, possono essere portatori di riflessione, di ideali, di valori, di consapevolezza, di positività. Educare in questo senso significa stare accanto e costruire insieme conoscenze e valori di riferimento.