Patti Smith in concerto a Napoli l’8 e 9 dicembre

La sacerdotessa del rock torna sulla scena: Patti Smith sarà in concerto a Napoli il prossimo 8 e 9 dicembre. Tutte le info su location e costi

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Patti Smith, la “sacerdotessa” del rock, torna in Italia, e questa volta a Napoli, per esibirsi su un altare inusuale, quello della Basilica di San Giovanni Maggiore. Ma non solo. Sono due gli appuntamenti con la rocker e poetessa statunitense, che delizierà i suoi fans napoletani con ben due esibizioni dal vivo (per non lasciare nessuno a bocca asciutta).

Patti Smith in concerto a Napoli: ecco dove

Bisogna solo scegliere: l’8 dicembre Patti Smith sarà in concerto al Duel Beat con un progetto acustico, mentre il 9 dicembre la performance della cantante rock sarà ospitata nella Basilica di San Giovanni Maggiore“La celebre chiesa” si legge nel comunicato stampa dell’evento “non è nuova ad ospitare musica di grande spessore e contenuto, ma per la prima volta accoglie la cantante e poetessa statunitense che è stata tra le grandi protagoniste del rock degli anni ’70”. Ad accompagnare la “sacerdotessa del rock” nel suo show una formazione molto speciale dei “The (Patti) Smiths”: il figlio Jackson alla chitarra e la figlia Jesse Paris al pianoforte, con la partecipazione di Tony Shanahan al basso“Patti Smith rivisiterà i suoi brani più celebri per una serata indimenticabile nell’atmosfera solenne ed evocativa di una delle chiese più importanti di Napoli”

Patti Smith, la storia della “sacerdotessa” del rock

Patti Smith nasce il 30 dicembre 1946 a Chicago,in una famiglia proletaria, figlia di una cameriera con ambizioni di cantante, Beverly, e di un padre operaio, Grant. A metà degli anni ’60, Patti lascia la scuola e va a New York, dove inizia la sua carriera di poetessa. Scrive poesie e si barcamena tra il lavoro da commessa in una libreria, quello di critica in una rivista musicale e, occasionalmente, quello di drammaturga. Qui conosce quasi subito il fotografo Robert Mapplethorpe, che in futuro diventerà anche il suo produttore per i primi dischi indipendenti e, si chiacchierò, il suo amante. Dopo un breve soggiorno a Parigi partecipa a una serie di reading e pubblica alcune raccolte di poesie. Entra nell’Olimpo dei circoli artistici newyorkesi: conosce Andy Warhol e Sam Shepard, Lou Reed e Bob Dylan. Le sue poesie iniziano a “diventare” canzoni: comincia così la carriera musicale di una delle figure femminili più carismatiche del rock.

Patti sarà anche pioniera del nascente genere new wave: il suo nome diventa uno dei più noti nel circolo “underground” degli artisti e intellettuali newyorkesi. Il suo album di debutto, Horses, entra nella top 50 americana. Escono poi Radio Ethiopia (1976), Easter (1978) e Wave (1979): Patti assurge a “sacerdotessa” di un rock nuovo e intelligente, che ammalia il pubblico e riesce a conquistare anche i critici (e le classifiche: Beacause the night, scritta da Bruce Springsteen e contenuta nell’album Easter scala la Billboard Hot 100, piazzandosi in posizione numero 13). Nel ’79, dopo un trionfale tour italiano, che la vede esibirsi sui palcoscenici di Bologna e Firenze, Patti Smith annuncia a sorpresa il suo ritiro dalle scene. Subito dopo sposa il chitarrista degli MC5, Fred Smith, da cui avrà i due figli Jackson e Jessica.

Da quel momento in poi, fino al 1996, Patti resta in un lungo silenzio artistico. Solo un album lo interromperà: Dream of Life (contenente uno dei suoi più grandi successi insieme a Beacause the Night: People have the power), che però non ha il successo sperato. Patti torna nel 1996, con Gone Again, album a cui lavorava da tempo e che è la summa di tutte le sofferenze vissute in un periodo difficile, caratterizzato da svariati lutti tra cui quello per il marito Fred. Negli anni 2000 ricomincia anche a esibirsi dal vivo, partecipando tra l’altro al Festival di Sanremo 2012, dove si esibisce con i Marlene Kuntz nella serata dei duetti internazionali cantando una rivisitata “Impressioni di settembre”, per approdare il prossimo 8 e 9 dicembre a Napoli con questo progetto acustico.

La Basilica di San Giovanni Maggiore: la storia

La Basilica di San Giovanni Maggiore è uno degli edifici di culto più antichi della città, sorto sulle macerie di quello che una volta era un tempio precristiano. Rimasta chiusa per circa 40 anni, è stata riaperta al pubblico nel 2011 con l’affido alla Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli che, in sintonia con le indicazioni della curia, ha trasformato la Basilica in un centro propulsore per la rinascita del centro storico di Napoli, promuovendo al suo interno una serie di iniziative culturali, artistiche e di sostegno alle fasce più deboli della cittadinanza, che non saranno dimenticate nemmeno in occasione del concerto di Patti Smith: una parte dell’incasso verrà devoluta in beneficenza alla Comunità di Sant’Egidio, andando a finanziare, tra i vari progetti, “Diritto alla scuola, diritto al futuro”, rivolto ai bambini Rom per promuoverne l’integrazione scolastica.

Insomma, vale davvero la pena di esserci. Il costo del biglietto è di 50 euro nella Basilica di San Giovanni Maggiore, 25 per l’esibizione al Duel Beat. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito ufficiale di Patti Smith qui – oppure la pagina Facebook dell’evento a questo link.