di Redazione
Caserta – Erano emigrati, trasferiti e persino deceduti: si tratta di quasi 6000 pazienti dell’ASL di Caserta che ricevevano assistenza dai medici di base locali, pur non trovandosi effettivamente in loco. Ben 400 i medici di base coinvolti nell’operazione della Guardia di Finanza che, incrociando i dati di 104 comuni casertani con quelli dell’ASL di Caserta, hanno riscontrato la truffa.
Il danno all’erario ammonta a 1,5 milioni di euro che i medici avrebbero ricevuto dall’ASL locale in qualità di emolumenti per l’assistenza sanitaria. Cifre evidentemente non spettanti loro che garantivano cure inesistenti a pazienti fantasma.
21 ottobre 2013