Una vicenda che non può e non deve finire con l’arresto del padre-orco che, a Napoli, da anni violentava il figlio di soli undici anni e poi lo metteva “in vendita” su internet. Infatti gli investigatori adesso sono a lavoro proprio per rintracciare la rete di “clienti” del mostro. E per farlo è stato sequestrato il suo pc, nel quale sono stati trovati nomi, fotografie e messaggi espliciti.
Un’inchiesta, insomma, che potrebbe avere risvolti eclatanti nel “mercato” della pedofilia online. Partendo proprio dai terribili segreti custoditi nel computer dell’orrore, in questo momento al vaglio degli inquirenti. Tra i documenti del “padre-orco”, infatti, è stata individuata una lista di nomi di altri mostri. Un orrore che va fermato al più presto!
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