Una petizione per riaprire al più presto la linea ferroviaria Napoli – Salerno. Che in poco più di 24 ore ha già raccolto 500 firme. La tratta fu chiusa lo scorso febbraio a causa del parziale crollo di villa d’Elboeuf, storica dimora di aristocratici borbonici originari della Francia meridionale, che si è sgretolata proprio sui binari dell’antica – anch’essa borbonica – tratta ferroviaria, impedendo così la circolazione dei treni tra Napoli e Salerno.
Un vero e proprio danno per i numerosissimi pendolari provenienti da mezza Campania e anche dalla Calabria, che da febbraio vivono costanti disagi nei loro spostamenti da e per il capoluogo campano. Per “aggirare” la zona del crollo infatti, con i treni che fermano a Portici, i viaggiatori sono costretti a ricorrere a mezzi di trasporto alternativi, che, come c’era da aspettarsi, lasciano molto a desiderare quanto a puntualità e qualità del servizio.
Il viaggio verso il capoluogo campano è diventato per molti pendolari una vera e propria odissea, più di quanto non lo fosse già. Per questo oggi i pendolari, stanchi, chiedono la riapertura dei binari, avviando questa petizione che, come dicevamo, ha avuto un responso immediato.
Il crollo di villa d’Elboeuf è un altro esempio di mala gestione del patrimonio culturale italiano. Già da tempo infatti la storica costruzione avrebbe dovuto essere restaurata; invece, come si è appreso appena due settimane fa, le Rfi (Reti Ferroviarie italiane) hanno avuto dal Tar l’autorizzazione a proseguire i lavori per la realizzazione di un tunnel di sicurezza che serva a contenere gli eventuali altri crolli di villa d’Elboeuf. Una situazione paradossale, di cui abbiamo già parlato ampiamente in questo articolo.
La circolazione ordinaria quindi, secondo le previsioni dell’azienda, riprenderà a fine autunno. Ma quale sarà il destino di villa d’Elboeuf, purtroppo non è dato saperlo.
“Ogni giorno, decine di migliaia di pendolari e abitanti della zona costiera campana, che avrebbero diritto ad utilizzare una delle tratte ferroviarie più trafficate d’Italia e che collega le due principali città campane per numero di abitanti, sono costretti a muoversi con le proprie auto o con mezzi poco affidabili per raggiungere il capoluogo campano. In una zona così densamente popolata e che necessita di questo servizio per permettere non solo ai lavoratori di Napoli e Salerno di raggiungere le rispettive città (e le relative stazioni intermedie), ma anche a qualunque italiano di raggiungere il resto del Sud, ancora, dopo 8 mesi di stop (da Febbraio 2014) per via del crollo di una delle ville del Miglio d’oro (villa d’Elbeouf), non si hanno notizie sul destino di questa linea ferroviaria, che dovrebbe essere preservata anche solo per il fatto di essere la più antica d’Italia. Data l’esasperante situazione e la lentezza nella risoluzione del caso, vi chiediamo di accorrere numerosi alla nostra petizione”.
Per firmare la petizione questo è il link.
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