La Cina espande il suo mercato del “pezzotto” anche oltre i settori dell’abbigliamento e della tecnologia e si dà alla contraffazione monetaria: ora c’è il rischio di ritrovarsi tra le mani anche delle monete fabbricate in Cina, ovviamente false.
I carabinieri di Palermo e della Sezione Operativa del Comando Antifalsificazione monetaria di Roma hanno eseguito questa mattina un maxi sequestro al porto di Napoli, accompagnato da un provvedimento di fermo emesso dalla procura di Palermo. Oggetto del sequestro è un container, arrivato al porto di Napoli, contenente ben 306mila monete false, in tagli da uno e due euro, provenienti dalla Cina, per un ammontare complessivo di circa 600mila euro. Le monete contraffatte venivano fabbricate in Cina, erano di “altissima qualità” e venivano introdotte in Italia da un’organizzazione criminale composta da cinesi e italiani.
Il sequestro ha permesso di sgominare la banda che si occupava dell’approvvigionamento e della distribuzione delle monete false, che importate dalla Cina raggiungevano il mercato europeo passando per l’Italia e per Napoli. Nell’ambito della maxi operazione, realizzata nelle province di Palermo, Napoli, Salerno e Cosenza, sono state arrestate 12 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata alla falsificazione, introduzione nello Stato e spendita di monete false.
This post was published on Dic 12, 2014 11:57
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