Piazza del Plebiscito ancora al centro di un lungo dibattito per la sua sistemazione e il suo uso. Quella che è una delle piazze più belle di Napoli, non riesce a essere né centripeta né centrifuga poiché manca una continuità urbana, proprio come riportato dal Corriere del Mezzogiorno. La piazza, secondo l’architetto Pagliara è costituita da “un vuoto insopportabile“. Una piazza che andrebbe sistemata perché costruita con molti errori, ritiene Pagliara.
Ma come dovrebbe essere modificata la piazza secondo Nicola Pagliara? “L’edificio della Prefettura” dovrebbe diventare “un albergo a sei stelle“, mentre nel palazzo Salerno, “una casa della musica, perché ci sono sale grandi e piccole…“.
Piazza del Plebiscito: “Bisognerebbe recuperare una visione sette-ottocentesca”
“Bisogna recuperare una visione sette-ottocentesca della piazza e trasformarla in un parterre en broderie“. Un esempio, su come utilizzare lo spazio vuoto che sussiste in piazza Plebiscito, è quello della Piramide negli spazi antistanti il Louvre. In piazza del Plebiscito basterebbe, secondo Pagliara, “una semplice cupola ribassata, al centro della piazza, da destinare a sala di concerti, collegandola, con percorsi sotterranei, al Palazzo Reale, ai locali sotterranei della Basilica di San Francesco di Paola e alle cavità borboniche sotto la piazza. Propone una cupola vetrata, che richiami quella della vicina Galleria e della Basilica, luminosa di giorno e di notte, per rianimare la piazza“.
“Questa mia proposta – conclude Pagliara – susciterà molte polemiche. Tuttavia ritengo che essa rappresenti una delle possibili soluzioni per rendere vivibile Piazza del Plebiscito, sempre che non si ritenga più dignitoso utilizzarla per il gioco del pallone e per il transito di motorini, anche se, come osserva il mio amico Belfiore, il suo vuoto è sublimato dalle sue permeate atmosfere metafisiche diurne e notturne. Ma le piazze metafisiche di De Chirico non avevano sempre qualcosa al centro?“
“In conclusione, si affronti al più presto il problema, anche con un concorso internazionale, affinché non si continui più a lamentare il malessere che oggi caratterizza Piazza del Plebiscito. Intanto, in attesa di una soluzione definitiva, si riapra il traffico davanti Palazzo Reale: la spinta «ideologica» verso la pedonalità di venti anni fa è ormai superata dal nuovo assetto della mobilità della città“.