Piazza Plebiscito, croce e delizia del popolo partenopeo. La grande piazza, che è attualmente in fase di ristrutturazione, è sempre più spesso sotto i riflettori dei media a causa delle polemiche che si scatenano tra comune di Napoli e Sovrintendenza sull’uso della piazza più grande e importante della città. Ad aggravare notevolmente la situazione di una piazza già preda del degrado la cattiva abitudine da parte delle auto istituzionali di parcheggiare proprio all’interno della piazza, dove per i comuni mortali vige il divieto di accesso più assoluto.
“Non si capisce perché le auto blu e quelle delle istituzioni possano parcheggiare all’interno di piazza Plebiscito come se avessero acquisito un diritto – dichiara il leader dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – che di fatto non hanno. Il paradosso di questa piazza è che nello spazio di pochi metri ci sono i palazzi di Prefettura ed Esercito e questa piazza non viene controllata”. In effetti è possibile constatare, specie in orari mattutini, la cattiva abitudine di utilizzare la piazza come area di sosta non solo per auto blu ma anche per i furgoni che servono i vari esercizi commerciali della zona.
All’interno del palazzo Reale il parcheggio di auto e moto dei dipendenti della sovrintendenza è ormai cosa normale da anni. Nell’area che affaccia sul Maschio Angioino è presente un parcheggio a cielo aperto che niente avrebbe da invidiare agli enormi parcheggi dei centri commerciali. Inconcepibile che monumenti di tale importanza debbano cadere nel degrado a causa del cattivo uso che si fa della cosa pubblica. «Dal mio punto di vista – continua Borrelli – l’autorizzazione a parcheggiare all’interno di uno dei palazzi monumentali più importanti d’Italia è vergognosa. Solo in Campania vengono autorizzate queste cose. In altre regioni d’Italia uno scempio del genere non sarebbe mai autorizzato».
È degli scorsi giorni la proposta di Gaetano Bonelli, proprietario della famosa raccolta antropologica omonima, di trasferire la fontana del Nettuno proprio a piazza Plebiscito, anziché nella sede individuata a piazza Municipio. «Potrebbe essere una idea intelligente per poter dare vita a piazza Plebiscito – ha dichiarato Borrelli che ha poi lanciato una frecciata alla Sovrintendenza – dovrebbero studiare bene la storia di questa città. Piazza Plebiscito nasce proprio per fare le feste a Napoli e deve essere la piazza del popolo, dei cittadini e non dai sovrintendenti, dei burocrati e delle caste».
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