Pietro Lago: la Questura vieta i funerali pubblici per il boss

Un vento di onestà ed indignazione cresce nella memoria di Gigi e Paolo

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La morte del boss Pietro Lago, detto ‘o sciore, storico capo clan nel quartiere Pianura, deceduto a Parma, mentre era detenuto in regime di carcere duro, scontando diversi ergastoli, ha fatto nascere ancora una volta una grande indignazione e dolore nei familiari tutti del Coordinamento Campano familiari vittime innocenti di criminalità ed in particolare nelle famiglie delle due giovani vittime Paolo Castaldi e Luigi Sequino.
Da quella strada dove i due giovani amici, mentre si salutavano per le vacanze, furono ammazzati la sera del 10 agosto del 2000, scambiati per sentinelle del boss Marfella, da quella stessa strada oggi intitolata alle due giovani vittime sarebbe dovuto partire il corteo funebre del boss.
Così si legge dai manifesti affissi dalla famiglia di Pietro Lago, in tutta Pianura, annunciando il funerale, che avrebbe dovuto partire dalla camera ardente allestita a pochi metri da dove i due giovani, trovarono la morte, per mano della violenza criminale dei guardiaspalla del boss Pietro Lago.
Leggere quel nome, di fianco al nome dei due giovani, ha scatenato grande indignazione nel referente regionale dell’ associazione Libera, Fabio Giuliani, nelle famiglie del Coordinamento Campano familiari Vittime Innocenti di criminalità ed in Luigi Cuomo di S.O.S Impresa associazione antiracket, impegnato per la legalità nel quartiere di Pianura.
Immediatamente hanno presentato una nota al questore, Guido Marino che, all’oscuro di quanto stava accadendo, altrettanto tempestivamente ha risposto, in linea corrente con le modalità adottate dai responsabili dell’ordine pubblico rispetto agli esponenti della malavita organizzata.
Questa strada è intitolata alla memoria di due giovani Vittime innocenti, quello letto in quei manifesti provoca forte indignazione e sgomento e rinnovato dolore, nelle famiglie di Gigi e Paolo, che sono simbolo della battaglia alla criminalità non solo nel quartiere Pianura, ma anche in tutta la città
Questa l’essenza di quanto scritto, racchiudendo la volontà di chi il dolore lo porta nel cuore ogni giorno, e cerca con la memoria e le azioni costruttive e di cultura di creare le giuste fenditure per demolire ogni atto di camorra.
Nella nota al Questore, per quanto di sarebbe verificato oggi, “Che venga sepolto, come è giusto che sia, ma in forma privata, i funerali, quelli pubblici andrebbero a rappresentare per noi, e per tutti i cittadini onesti un dolore immane” .
Oggi, forse un piccolo riscatto si è avuto, forse un vento di cambiamento si sta alzando, non ci saranno ne esequie e ne messa nella Chiesa di S. Giorgio come avrebbero voluto la famiglia Lago, si è potuto impedire un funerale in “pompa magna” per chi di morte e dolore ne ha provocato fin troppa.
Le redazioni di Roadtv Italia e di Federicotv si uniscono all’indignazione delle Associazioni Libera, ai Familiari tutti del Coordinamento Campano Vittime Innocenti di criminalità, a Luigi Cuomo con SoS Impresa ed a tutti i cittadini onesti che ogni giorno cercano di contrastare le illegalità.