Al Pineta Grande Hospital è stata effettuata la prima procedura in Italia di ablazione della Fibrillazione Atriale con il sistema PFA Medtronic PulseSelectTM,una nuova metodica ablativa che utilizza un approccio non termico per trattare le aritmie atriali (ritmi cardiaci rapidi e anomali), supportata da oltre 15 anni di ricerca clinica e preclinica ed ora disponibile sul mercato. La procedura, condotta dal dott. Stefano Nardi e dal dott. Luigi Argenziano con la loro equipe altamente specializzata, consente di trattare tutte le forme di FA (parossistiche e persistenti) in completa sicurezza, riducendo ben al di sotto dell’1% le complicanze procedurali; le ridotte dimensioni (9Fr), la garanzia di erogare sempre un campo elettrico stabile ed uniforme così come la possibilità di visualizzare la geometria del catetere sui sistemi di mappaggio, efficienta ancora di più le procedure di ablazione e permette di ridurre ulteriormente i tempi procedurali, garantendo l’efficacia del trattamento.
“L’ablazione transcatetere ha rivoluzionato il trattamento dei pazienti affetti da Fibrillazione Atriale (FA), il disturbo del ritmo cardiaco più diffuso– spiega il dott. Stefano Nardi, responsabile del Centro di Aritmologia ed Elettrofisiologia Cardiaca del Pineta Grande Hospital-. Una patologia dovuta al tremolio (o fibrillazione) delle due camere superiori (atri) del cuore e che affligge circa 33 milioni di persone nel modo, 4.5 milioni nell’Unione Europea e che porta i pazienti a sentirsi affaticati e a non stare bene, aumentando la mortalità e, fino a 5 volte, il rischio di ictus”.
“Oggi, i trattamenti disponibili sono in grado di ridurre i sintomi e le complicanze – prosegue il dott. Luigi Argenziano responsabile dell’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica del Pineta Grande Hospital- Per anni abbiamo trattato efficacemente i pazienti con i tradizionali sistemi di ablazione termica, in particolare con la crioablazione, e da oggi siamo orgogliosi di poter offrire ai nostri pazienti le soluzioni tecnologiche più avanzate e le opzioni terapeutiche più efficienti”.