Pino Daniele: un cortometraggio per ricordarlo

"Terra mia, Napoli saluta Pino Daniele" è un esperimento cinematografico collettivo: chiunque vorrà potrà far parte del cortometraggio. Ecco come

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Pino Daniele: un cortometraggio per ricordarlo

La prossima edizione della fiera annuale dedicata alla musica e ai dischi in vinile, la più importante del Sud Italia, sarà tutta dedicata a Pino Daniele e avrà luogo al Palapartenope di Napoli il 29 marzo dalle ore 10.00 alle ore 21.30. In tale occasione sarà proiettato un cortrometraggio, a cui tutti potranno partecipare, dal nome “Terra mia, Napoli saluta Pino Daniele“: il contrometraggio documentaristico collettivo è ideato e promosso da DiscoDays e sarà realizzato da Francesco Giglio con la supervisione di Flavio Gioia, coordinatore artistico. Chiunque voglia può prendere parte al progetto composto da pensieri, storie e ricordi di tutti i fan del grande cantautore partenopeo, testimonianze di quanto la musica di Pino Daniele abbia influenzato le nostre vite. 

Ecco come partecipare al cortometraggio dedicato a Pino Daniele:

Chiunque voglia partecipare non deve far altro che armarsi di smartphone e girare un video di massimo 90 secondi in cui descrive quanto e in che modo Pino Daniele sia stato importante per lui. Entro il 15 marzo, i video dovranno essere inviati tramite un messaggio WhatsApp al numero 388 393 2120, indicando il proprio nome e cognome, che appariranno nei titoli di coda.

Ecco come Flavio Gioia descrive cosa è stato per Napoli il grande Pino Daniele: “È un paradosso il fatto che un cuore così fragile abbia reso così forte il cuore di Napoli. È un paradosso che una voce così flebile abbia urlato così forte il malessere dei napoletani. È un paradosso il fatto che una lingua incomprensibile abbia trovato comprensione in tutto il mondo. È un paradosso il fatto che da Napoli Pino Daniele sarebbe diventato Pino Daniele, ed invece Pino è la forza del paradosso. Napoli è la sospensione del giudizio e Pino la visibile sospensione di tale sospensione. Un mare che poggia le sue onde su di una caldera più vulcanica al mondo. Alcuni antichi sostenevano che le cose emersero dall’acqua, altri peroravano l’idea che il tutto fosse stato plasmato dalla terra ed altri ancora erano persuasi del fatto che il tutto fosse esploso dal fuoco. Napoli è tutto ciò e Pino è tutta Napoli. Uomo timido eppure audace, silenzioso eppure loquace, sguardo impacciato eppure magnetico. Una timidezza diventata sfrontatezza, una pucundria così reattiva, una umiltà così fiera, una alleria così malinconica. Occhi che piangono nel sorriso e labbra che sorridono nel pianto. Pino si vide riflesso nei napoletani ed i napoletani si vedono riflessi in Pino. Pino uomo indifferente alle attribuzioni antropologiche, alle distinzioni categoriali, ai filtri culturali. Lo scopo di questa iniziativa è quello di creare un documento che dia voce e volto agli effetti che la musica ha sulle persone, su un intero popolo”.

Per ulteriori dettagli basta visitare il sito ufficiale di DiscoDays.