La mostra Plastic Village: Il limite imperfetto tra architettura e design, a cura di Cherubino Gambardella, inaugura oggi, 3 dicembre, e sarà aperta fino al 9 gennaio.
Lo annuncia la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, in collaborazione con la Fondazione Plart di Napoli.
L’evento è stato preceduto a metà novembre da un workshop di tre giorni ed è stato realizzato nel contesto di PROGETTO XXI (ed. 2015).
Plastic Village: una soluzione abitativa
Il progetto Plastic Village, coordinato dall’architetto Cherubino Gambardella e sotto il patrocinio della Seconda Universita’ di Napoli, affronta una delle questioni più complesse e attuali del nostro tempo: l’immigrazione.
Gambardella afferma l’esigenza di creare dei Plastic Village che non abbiano un’utilità puramente tecnica, ma che servano a dare “all’accoglienza un carattere gradevole sin dalla prima fase, che e’ quella piu’ difficile, dell’ospitalita’ immediata, che va risolta in modo sorridente e architettonicamente plausibile, nell’attesa o di una implementazione definitiva della struttura di prima accoglienza o, ancor meglio, di una piu’ solida politica di integrazione stabile“.
Si tratterebbe dunque di ideare una soluzione abitativa di prima ospitalità in plastica, che non solo risponda alle esigenze tecniche, ma dia anche importanza a quei valori architettonici, etici e sociali che anche la Fondazione Plart si propone di sottolineare attraverso la sua ricerca.
La mostra Plastic Village: Il limite imperfetto tra architettura e design servirà quindi a dare uno spunto per coinvolgere e far riflettere tutti i partecipanti. Verranno esposte su un tavolo di lavoro tutte le idee sul tema che gli studenti hanno considerato durante il workshop. A questo si aggiunge il prototipo vero e proprio di una unità abitativa in legno e plastica realizzata da Cherubino Gambardella.