Non si placano gli animi nell’VIII municipalità. Dopo il consiglio di venerdì e il successivo sopralluogo al campo nomadi di Viale della Resistenza ancora aspre polemiche con il presidente della municipalità Angelo Pisani. Gli strascichi della giornata di venerdì rischiano di infiammare ancora di più una situazione che sembra sempre più sul punto di esplodere. Durante le concitati fasi del consiglio di municipalità l’addetto stampa di Angelo Pisani è stato addirittura minacciato di morte da parte di uno dei tanti attivisti dei centri sociali che venerdì hanno inscenato una vera e propria bagarre nel parlamentino di Viale della Resistenza.
Il presidente Pisani, intanto, ha inoltrato una denuncia alla Procura della Repubblica. Il presidente della municipalità ha chiesto formalmente ai Rom di liberare l’asse viario che corrisponde alla bretella di collegamento con l’Asse Mediano, una fondamentale via di fuga per Scampia in caso di emergenza. Nel testo inviato alla Procura Pisani ha chiesto il monitoraggio diurno e notturno dell’area e il contrasto ai pericolosissimi roghi continuamente appiccati dai Rom all’interno del campo. Contestualmente è stato chiesto lo sgombero dell’area da parte delle baracche in muratura costruite abusivamente.
In questi giorni tante accuse di razzismo sono volate all’indirizzo di Pisani. Il presidente della municipalità si è sempre difeso con veemenza da questi attacchi, ribadendo che la questione riguarda la salvaguardia della salute di tutti, in primis dei Rom che vivono in precarie condizioni igienico sanitarie. “Mi si accusa di essere razzista e fascista – si difende Pisani – quando in sede di consiglio, espressione della democrazia, mi è stato impedito di parlare con i giornalisti per spiegare alla cittadinanza i motivi della convocazione e del sopralluogo. Di fronte al dovere di tutelare il diritto alla vita – prosegue Pisani – parole come destra, sinistra o arancione non hanno alcun significato. Non ci interessano le accuse di razzismo e le strumentalizzazioni – attacca – perché al nostro fianco c’è la parte sana, la parte pulita dei cittadini. Ci sono tante associazioni, ci sono le parrocchie, gli insegnanti e le mamme del quartiere che si sono schierate con noi. Invito il sindaco de Magistris – prosegue – a frequentare altre strade di Napoli, le nostre. Dovrà farlo arrivando senza scorte, come facciamo noi. Portando soluzioni concrete a un quartiere che si sente quotidianamente discriminato”.
This post was published on Nov 23, 2014 18:27
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